Per ricordare la marcia di Garibaldi dall’uscita da  Roma fino a Cala Martina

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Il nostro presidente approfittando della vacanza a Castiglione della Pescaia si reca sui luoghi in cui si realizzò il salvataggio di Garibaldi al termine della “trafila”.  È infatti Cala Martina, caletta della Maremma grossetana nel territorio comunale di Scarlino, il luogo in cui Giuseppe Garibaldi, inseguito dalle guardie pontificie, si imbarcò su un peschereccio spezzino per raggiungere Porto Venere, il 2 settembre 1849.

L’evento è ricordato con un cippo posto nel mare e da  un monumento sul sentiero che porta alla spiaggia, realizzato nel 1949 dallo scultore Tolomeo Faccendi,.

Nel monumento è riportata anche una targa in bronzo che raffigura Garibaldi con il suo aiutante nella fuga: il Maggior Leggero così denominato per la sua agilità (Giovanni Battista Coliolo nato a La Maddalena nel 1813)

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In Maremma ricordano con grande passione Angelo Guelfi, possidente agrario dell’allora territorio di Gavorrano, che può definirsi il “Bonnet Maremmano”, perché fu abile stratega della parte finale dell’impresa di salvataggio del Generale

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