Per saperne di più, TAV. 2

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Dal Giornale delle Operazioni del Generale Vaillant (1) :

<< Il mattino seguente, (2) la Divisione si mise in marcia, con pochi carriaggi ; i soldati portavano negli zaini solo i viveri per tre giorni. La colonna era formata da non più di 5800 uomini; il resto era rimasto a Civitavecchia.
La sera si fece tappa a Palo, piccolo paese che il giorno prima era stato occupato dal 1° battaglione cacciatori a piedi. Il villaggio, in riva al mare, ha solo una ventina di case, oltre a un vecchio castello recinto da mura merlate, alte circa cinque metri. La lunghezza della tappa (35 chilometri) e il gran caldo resero estremamente faticosa questa prima giornata: i bivacchi vennero fatti solo a notte fonda.
Il giorno dopo, 29 aprile, si pose il campo a Castel di Guido, grande fattoria e stazione di posta, a 18 chilometri da Palo, in buona posizione dal punto di vista militare, e proprio sulla strada per Roma.
Il generale comandante in capo, volendo avere notizie sulla situazione, e accertare se i romani avessero demolito qualche piccolo ponte sulla strada che si doveva percorrere, inviò in ricognizione il capitano Oudinot con una quindicina di cacciatori a cavallo. Dalla ricognizione risultò che in effetti erano stati gravemente danneggiati tre ponti, ma che la nostra colonna avrebbe potuto ugualmente proseguire nella sua marcia, dato che v'era la possibilità di passare per rampe e guadi.
Essendosi poi spinta sino a due leghe circa da Roma, la pattuglia incontrò un posto di guardia romano, sistemato sulle alture dominanti la strada, dal lato sinistro; ma mentre i nostri stavano per tornare verso il campo francese, dopo aver scambiato qualche parola con i romani, furono colpiti da una scarica di fucileria che abbatté due cavalli dei cacciatori. Uno dei cavalieri, rimasto imprigionato sotto il cavallo, venne fatto prigioniero; il resto della pattuglia rientrò al campo. La ricognizione ci fece capire che l'indomani avremmo avuto un'accoglienza decisamente ostile.
Il giorno 30 aprile alle quattro del mattino venne ripresa la marcia.
Prevedendo di dover combattere, il generale comandante in capo diede ordine di depositare gli zaini alla Maglianella, a due leghe da Roma, e la colonna continuò ad avanzare, preceduta da alcuni cacciatori a cavallo, mandati in avanscoperta, e dal 1° battaglione cacciatori a piedi che formava l'avanguardia >>

traduzione a cura di JEANNE SABATINI

(1) Vaillant, op.cit., pag. 6 (vedi "per saperne di più" della Tav.1)
 
(2) Effettuato lo sbarco a Civitavecchia il 25 aprile, i francesi si sistemarono in città, e il 28 iniziarono la marcia su Roma.
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