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Dal Giornale delle Operazioni del Generale Vaillant:

<< Giornata del 19 giugno >
<< (…) Alle nove e mezza di mattina le batterie n° 7, 8 e 9 iniziarono i tiri per aprire le brecce.
L'ordine ricevuto era quello di abbattere le mura per una tratta di 30 metri , operando il taglio orizzontale della muratura a 3 metri al di sopra del piede di scarpa, cioè praticamente a tre metri dal livello del suolo. (1)
Le facce dei bastioni 6 e 7 dovevano essere aperte per circa 30 metri a partire dall'angolo di spalla (2) , e la cortina doveva essere aperta in mezzeria. Per prima cosa la batteria 7 prese a demolire la parte più alta della cortina, dov'erano le feritoie, per eliminare il fuoco di fucileria . Ma prima che questo obbiettivo fosse raggiunto, la fucileria nemica diede grossi fastidi alle batterie 7 e 8, riuscendo a far entrare le pallottole nelle cannoniere, che pure erano munite di portelli. Questo fatto causò un forte ritardo nelle operazioni di puntamento e regolazione del tiro. Inoltre queste due batterie, essendo piazzate su rialzi del terreno a breve distanza dalle mura, per operare i tagli orizzontali dovevano sparare con forte inclinazione verso il basso e le cannoniere avevano un fondo non sufficientemente inclinato. Per questo insieme di ragioni, nella giornata del 19 non fu possibile alle batterie 7 e 8 completare i tagli orizzontali nelle mura, necessari per aprire le brecce.
Per contro, la batteria 9 riuscì a praticare parte del taglio orizzontale usando i pezzi da 16, che non avevano necessità di forte inclinazione come i pezzi da 24. I due pezzi da 24 dovettero cessare il fuoco a metà giornata, perché i proiettili battendo di striscio contro il fondo della cannoniera subivano una deviazione verso l'alto che rendeva il tiro impreciso. Durante la notte si eseguirono i lavori per dare maggiore inclinazione ai fondi delle cannoniere.(…)"
(Vaillant, op. cit., pag. 92)

<< Giornata del 20 giugno >
(…) Alle prime luci dell'alba le batterie di breccia aprirono nuovamente il fuoco.
La batteria 9 con i pezzi da 16 approfondì, completandolo, il taglio orizzontale della muratura che era stato incominciato il giorno precedente. (3) Sulla stessa linea orizzontale i pezzi da 24 iniziarono la loro porzione di taglio , e in sette ore di fuoco raggiunsero uno stato di avanzamento pari a quello dei pezzi da 16, nonostante che questi avessero lavorato per circa dieci ore di più.
Verso mezzogiorno si iniziarono i due tagli verticali.(4)
Alle tre del pomeriggio la muratura delimitata dai tagli, battuta in breccia, crollò tutta assieme, quasi in blocco. Tuttavia, poiché il terrapieno retrostante aveva forte coesione e stava ancora perfettamente in piedi anche senza la muratura di sostegno, per parecchie ore si tirarono colpi di obice da 22 centimetri sul corpo del terrapieno, per farlo franare; si ottennero però scarsi risultati, anche perché molte bombe erano difettose e non scoppiavano.
Verso sera, tuttavia, la breccia del bastione 7 fu giudicata praticabile. (…) >>
(Vaillant, op. cit., pag. 95)

traduzione a cura di JEANNE SABATINI

(1) Il taglio della muratura veniva realizzato tirando una successione di colpi lungo la linea prefissata.
(2) L'angolo di spalla di un bastione è l'angolo formato dalla faccia con il fianco
(3) La batteria aveva due sezioni affiancate, una con due cannoni da 16, ed una con due cannoni da 24, oltre all'obice. Ogni sezione provvedeva soltanto alla porzione di taglio orizzontale rientrante nel proprio campo di tiro.
I colpi da 16 incidevano la muratura meno profondamente, e quindi dovevano essere reiterati per ottenere un taglio efficace.
(4) I due tagli verticali delimitavano la breccia a sinistra e a destra, mentre il taglio orizzontale ne costituiva il bordo inferiore.

 
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