Per saperne di più, Decuppis: Topografia dell'assedio

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Nel 1849, poco dopo la restaurazione del governo pontificio, Pompilio De Cuppis (o Decuppis), ex-ufficiale dell’esercito austriaco, pubblicava in Roma il suo ”Atlante Generale dell’Assedio di Roma..”, corredandolo di mappe, vedute dei luoghi e note illustrative.
L’Atlante ha una impostazione nettamente filo-francese, che peraltro rende l’opera interessante proprio a causa della sua partigianeria.
Infatti, esponendo cronologicamente e minuziosamente i lavori di assedio, il De Cuppis testimonia davanti a tutti gli italiani dell’epoca, sia pure indirettamente, e con linguaggio filo-francese bene accetto alle censure, che la Repubblica Romana è caduta dopo una lotta eroica, tenacemente combattuta fino all’ultimo.
Oltre alle mappe contenute nell’Atlante, il De Cuppis produsse anche altre mappe, una delle quali è quella a colori qui riprodotta.
Dal suddetto Atlante di De Cuppis riportiamo peraltro la Tavola Cronologica , e qualche brano delle note illustrative.


TAVOLA CRONOLOGICA
DEGLI ATTACCHI E DELLE OPERE D’ASSEDIO
 
Maggio 30 a 31 ore 11, sera La Brigata Sauvan lascia la posizione di Acqua-Traversa e si reca a Monte Mario.
Giugno 1       Denunzia dell’armistizio. Viene gettato un ponte di barche a San Paolo fuori le mura. (1)
Giugno 3 ore 3 ½, mattina: Attacco a Villa Pamfili. (2)
" " " 4   Pienamente stabiliti.
" " " 6 circa   Attacco alla chiesa di S.Pancrazio.
" " " 7   Pienamente stabiliti.
" " " 7 ¾   Attacco a Villa Corsini (Quattro Venti)
" " " 10   Stabiliti.
" " " "   Contemporaneamente, attacco a Villa Valentini.
" " " 10 ¼   Stabiliti.
N.B. La Brigata Sauvan scende da Monte Mario, attacca Ponte Molle e se ne impadronisce.
Giugno 4 al 5 " 8 ½, sera Apertura della trincera nella Vigna di Merluzzetto alla distanza di 600 metri dall'incinta di Roma.- Durante la notte l'artiglieria costruisce due batterie, la batteria n°1 e la batteria n° 2.- La prima destinata a rispondere al fuoco del VI bastione, e la seconda contro Testaccio e l'Aventino.
Giugno 5 ore 5 a 10 matt. Si opera un finto attacco contro la porta s.Pancrazio onde non venghino infastiditi i lavori di trincera cominciati all'estrema dritta della fronte di attacco. - La suddetta diversione ottiene perfettamente il suo scopo.
" " " 6 matt. La batteria num. 1 apre il suo fuoco.
" " " 12 circa La batteria num. 2 smaschera i suoi pezzi.
" 5 al 6       Si costruisce la batteria num. 3 al centro della prima parallela. Ponte Molle è reso praticabile.
Giugno 6 al 7     notte Costruzione della controbatteria num. 4 fuori della trincera parallelamente alla faccia destra del bastione VI.
" 7 al 8       Proseguimento de' lavori di trincera. - I romani hanno smascherato nuovi pezzi sul prolungamento della batteria num. 3.- Così a Testaccio e all'Aventino (s.Alessio).
" 9 al 10       Continuazione de' lavori di trincera.- Traccia di una piazza d'arme che si appoggia a Villa Corsini per estendersi parallelamente alla fronte d'attacco destra a sinistra della linea. La batteria num. 4 è quasi armata.- Sul ripiano di Villa Corsini è cominciata la costruzione di una batteria.
" 10 al 11       Sboccando da s. Pancrazio viene operata una seconda parallela prolungando la trincera verso il fondo della vallata per 140 metri di lunghezza. La batteria num. 5 è cominciata.- Questa è posta contro la faccia sinistra del bastione VII e deve tenere al doppio scopo di controbatteria e batteria di breccia.
" 11 al 12       Alla sinistra degli attacchi la parallela siegue a prolungarsi. Al centro sulla dritta della batteria num. 5 sono stati eseguiti 192 metri di parallela passando innanzi alla batteria num. 5.
" 12 ore 6 circa I romani fanno una sortita dirigendosi verso la batteria num. 5. Essi tentano abbordare la trincera, laddove dopo mezz'ora di combattimento sono respinti con grave loro danno.- Gli viene accordata una tregua di sei ore onde seppellire il forte numero di morti lasciati sul campo.
" "     pom. Le batterie num. 3 e num. 4 essendo compiute aprono il loro fuoco.
" 12 al 13       Al centro sono congiunte le due estremità della seconda parallela allungando il fronte di attacco alla distanza di 160 metri dal saliente dell'incinta.
" 13 ore 8 ½ mattina Tutte le batterie fino ad ora costruite fanno fuoco. Le faccie dei bastioni VI e VII sono completamente sconquassate. I colpi diretti contro i parapetti gli fece prontamente sguarnire de' suoi difensori. - I pezzi della piazza, a riserva di un solo, cessarono dal tirare.- Le suddette batterie francesi num. 1, 2, 3, 4, 5 e 6 (a Corsini), tirarono in questo giorno 30 colpi per ciascun pezzo.
" 14       Prosieguono i lavori di trincera avanti la seconda parallela. - Si continua verso la sinistra la costruzione della piazza d'arme. La batteria num. 4 si occupa di gettare abbasso il coronamento de' sacchi di terra con che i romani hanno riparato durante la notte il parapetto de' rampari.- Dopo ciò la batteria suddetta ha cominciato a battere in breccia a due metri sotto il cordone. - Indi ha cercato di rompere il muro a tre metri più in basso. - Durante il giorno questa batteria ha tirato 77 palle da 24 e 70 da 16.
" "       La batteria de' mortari (num. 3) ha lanciato 4 bombe all'ora durante la notte entro i bastioni VI e VII per impedire i lavori di riparazione.
" "       La batteria num. uno ha tirato soltanto quattro colpi d'obice da sedici per disorganizzare la difesa del bastione VI.
" "       La batteria num. due ha tirato 40 colpi sopra le batterie romane di Testaccio e dell'Aventino.
" "       La batteria numero sei ( presso Corsini ) ha tirato in breccia contro il saliente del bastione VII.
" 14 al 15       Proseguimento de' lavori di trincera. - Sono stati eseguiti 80 metri di piazza d'armi alla distanza di 60 metri dalla faccia destra del bastione VI, e circa cento venti metri di comunicazione in zig-zag per arrivare alla detta piazza d'armi, nella quale l'artiglieria vi deve piazzare le batterie di breccia. - Si costruisce a Villa Corsini un ridotto rettangolare destinato per cannoni di grosso calibro e per varii obici da 22.- Le batterie numero uno e due hanno poco agito. - La batteria de' mortari numero tre ha fornito un fuoco assai vivo lanciando bombe ne' bastioni VI e VII. La batteria numero quattro ha distrutto nel bastione VI tuttociò che sovrasta il cordone - indi prosiegue a ruinare il fianco destro di detto bastione. La batteria numero sei dopo avere completamente ruinata la faccia destra del bastione VII - dirige i suoi proiettili contro il fianco sinistro del VIII bastione malgrado l'obbliquità del tiro.
" 15 al 16       I difensori di Roma hanno abbandonato i bastioni VI e VII. - Sono stati eseguiti altri 80 metri di piazza d'arme parallelamente alla cortina V e VI ed un fosso di comunicazione di 62 metri. - Il posto per le batterie da battere in breccia il bastione VI e la cortina del bastione VI e VII è fissato.- Il saliente del bastione VI contro cui è diretta la batteria numero uno è irreparabilmente ruinato.
" "       I lavori all'intorno del casino de'Quattro-Venti (Villa Corsini) sono pressoché in istato di essere armati di artiglierie. - Da questa posizione potrà essere colcata la porta s. Pancrazio, il Vascello ruinato, il bastione IX battuto; così il casino Savorelli (Quartier Generale di Garibaldi.
" "       La batteria numero 4 ha completata la ruina della faccia destra dell'angolo di spalla del bastione VI.
" "       I romani hanno smascherato un obice sul fianco del bastione V. Questo ha cessato quasi subito il suo fuoco atteso il tiro ben diretto de' cacciatori a piedi che non gli ha permesso di proseguire.
" "       La batteria numero 5 ha spizzato completamente fino al cordone la faccia sinistra del bastione VII.
" "       La batteria numero 6 ha fatto breccia completa nella faccia destra del suddetto bastione VII.
N. B. Ne' giorni 14, 15 e 16 hanno avuto luogo i combattimenti ai monti Parioli (3).
" 16 al 17       Il prolungamento della piazza d'arme parallelamente alla faccia sinistra del VII bastione è stato eseguito nella notte. - Nel mattino l'artiglieria ha scelto il posto per la terza batteria di breccia. A 60 metri dal saliente avanti la fronte d'attacco è stata costrutta una terza parallela che si ripiega nel centro per avvicinarsi alla cortina, laddove le tre batterie che vi devono essere collocate possono agevolmente battere la scarpa fino al piede. Durante la notte l'artiglieria ha cominciato nella suddetta terza parallela la batteria num. 7 alla distanza di 93 metri: sarà armata di 3 pezzi da 16 e di un obice da 22. Dessa è destinata al doppio scopo di battere in breccia e contro-battere a ricòchèt la cortina VI e VII. - Altra batteria di breccia (num. 8) è stata cominciata la stessa notte nella stessa parallela alla distanza di 64 metri dal piede della scarpa del bastione VI. - Essa deve essere armata di 2 pezzi da 24 e due da 16.
" "       La batteria num. 4 ha tirato contro il bastione VI onde impedire a' romani di riparare la breccia.
" 17 al 18       La terza parallela è stata spinta a sinistra verso Corsini passando pel casolare di Vigna Costabili posto nel fondo di un terreno che si avvalla rapidamente.
" "       Le batterie 7 e 8 sono compiute. - La batteria numero 9 è cominciata alla distanza di 60 metri dalla faccia sinistra del bastione VII.
" 18 al 19 ore 9 mattina La batteria num. 7 ha cominciato il suo fuoco.
" " " 9 ½   La batteria num. 8 ha aperto il fuoco.
" " " "   La batteria numero 9 ha smascherato i suoi pezzi contemporaneamente.
" " " "   Le batterie num. 3 e 5 lanciano le loro bombe sui bastioni VI e VII.
" 19 al 20       La terza parallela sulla sinistra è stata prolungata di altri 63 metri. - Sono stati praticati annessi alle tre batterie di breccia degli sbocchi onde condurre le colonne d'assalto ciascuna per una via distinta.
" "       La batteria num. 9 è pervenuta a demolire il rivestimento della faccia sinistra del VII bastione.
" 20 ore 5 mattina La batteria num. 10 (al Casino de' Quattro-Venti) ha aperto il suo fuoco.
" " " 9   La suddetta batteria num. 10 ha fatto tacere le batterie opposte, ha distrutto il casino detto il Vascello ed ha fatto crollare gran parte del Casino Savorelli posto entro le mura dietro il bastione num. IX.
" "       La batteria num. 5 ha lanciato le bombe sopra la detta casa Savorelli.
" "       La batteria num. 3 ha diretto le sue bombe durante la notte sopra i bastioni VI e VII.
" 20 al 21       La terza parallela è stata prolungata di altri cento metri per serrare le case attigue a Villa Corsini (Casa Torlonia detta La Paina).
" "       Le batterie 7, 8, 9 e 10 hanno ripreso il lor fuoco alla punta del giorno. La veste dei bastioni VI e VII e della cortina che li congiunge è stata demolita nella mattinata. - Le rampe della breccia sono state addolcite.
" "       I mortali hanno seguitato a tirare sui bastioni VI e VII e sul massivo di porta s. Pancrazio a ragione di due bombe all'ora.
" 21 al 22       Primo assalto (4)
" 22 ore 5 mattina I lavori di trincera operati entro i bastioni appena presi d'assalto sono ultimati a ore 5 sul coronamento del fronte d'attacco onde porre al sicuro i nuovi difensori.
" "       I difensori di Roma ritirati dietro il muro Aureliano hanno scoperto tre batterie presso s. Pietro in Montorio, onde infastidire i lavori de' francesi entro le breccie.
" 22 al 23       La notte è stata impiegata a consolidarsi nei bastioni VI e VII.
" "       Sono state aperte altre comunicazioni dietro le breccie: cioè, una posterla nella cortina VI a VII, un cunicolo nel fianco sinistro del bastione VII al piede della scarpa ed un cunicolo nel fianco destro del bastione V.(vedi mappa).
" "       Un nuovo cammino è stato aperto alla sinistra il quale sboccando la Villa Corsini va a serrare il bastione VIII la cui gola difesa da numerosa artiglieria è difficilmente abbordabile all'interno. - Questo cammino deve essere annodato al saliente del bastione VII.
" "       Dalla sommità della breccia della cortina si scopre perfettamente e si può battere con vantaggio:
1. Le batterie di s. Pietro in Montorio (dette de' Pini)
2. Il primo trinceramento Aureliano.
3. L'intera città di Roma.
" 23       In questa importante posizione è stata cominciata la batteria K la quale prenderà il num. undici e conterrà due pezzi da 16 e due da 24.
" " ore 8 mattina I romani hanno smascherato una nuova batteria sul recinto Aureliano (Vascone di Villa Spada. Vedi mappa). - La posizione di s. Alessio è abbandonata e i romani trasportano i loro pezzi più addietro fuori del dominio della batteria numero due di Monte Verde (Merluzzetto).
" "       I cacciatori a piedi stabiliti sulla breccia del VII bastione tirano contro la batteria di Villa Spada e costringono il nemico ad abbandonarla. - Esso porta i suoi pezzi dietro il bastione VIII.
" "       La batteria de' mortali ha diretto i suoi proiettili sul fianco sinistro del VIII bastione ultima posizione dell'artiglieria romana.
" " ore 8 mattina La batteria numero dieci inquieta col suo tiro i romani nella suddetta posizione. Essa dirige il suo fuoco anche contro il bastione IX.
" 23 al 24       Nella fronte VI e VII partendo dal casino Barberini è stata sviluppata una trincera. - Nella gola dei bastioni VI e VII sono state cominciate due altre batterie L ed M che prenderanno il num. dodici e tredici.
" 23 al 24       Quattro mortai sono stati piazzati nell'antica batteria num. 5 la quale durante la notte ha lanciato le bombe sul VIII bastione e sulla casa Savorelli. - La batteria numero due ha fatto tacere la batteria di Testaccio.
" 24 al 25       Al di fuori sono state raggiunte le due comunicazioni che partono dal saliente del bastione VII e da Villa Corsini, e formano una quarta parallela nel caso il bastione IX non si potesse prendere per la gola. - Proseguono i lavori delle tre batterie del coronamento (11, 12 e 13).
" "       La batteria numero dieci bersaglia il trinceramento della Montagnola dietro il recinto Aureliano (Vedi mappa) ed il casino Savorelli.
" 26 al 27       Le suddette batterie 11, 12 e 13 sono compiute. - La batteria num. 14 è cominciata all'esterno alla distanza di 30 metri circa dal saliente del bastione VII, essa deve aprire la breccia nel fianco sinistro del bastione VIII.
" 27 al 28       Le batterie 11, 12, 13 e 14 aprono il loro fuoco che continua per l'intero giorno. - Le batterie interne de' romani hanno immensamente sofferto. - La batteria num. 14 (all'esterno) ha aperto la breccia nel fianco del suddetto bastione VIII.
" 28 al 29       La breccia dell'VIII bastione è resa praticabile. - L'ordine dell'assalto è per conseguente dato. - Le disposizioni sono prese la sera; - tutto è pronto.
" 29 al 30 ore 2 ½ mattina La batteria num. 14 dà il segnale con due colpi a mitraglia, dopo l'ultimo dei quali le colonne si slanciano all'assalto.
Nota. - La trincera che si osserva (Vedi mappa) nella gola dell'VIII bastione è opera della mattina del 30: essa fu compiuta circa le ore 11 ant. merid. - Con questa i conquistatori della posizione si erano coperti da ogni ulteriore offesa. (5)

NOTE ILLUSTRATIVE:

(1) – Ponte di barche sul Tevere presso s. Paolo
C
onsentaneamente alla scelta del punto di attacco essendo della somma importanza l’occupazione della riva sinistra del Tevere, appena denunziato l’armistizio fu gettato un ponte di barche all’ancoraggio di s. Paolo onde spingervi l’estrema diritta dell’armata assediante, e comunicare per mezzo di esso col centro di operazione. (..)

(2) – Apertura delle ostilità. Combattimento del 3 giugno.
(..) Analogamente alle riferite disposizioni, un distaccamento composto del 33° di linea, di due compagnie di cacciatori a piedi ed una compagnia del genio, fu spinto ad attaccare la posizione di villa Pamfili, la quale ad onta della viva resistenza che opposero i romani trincerati fu occupata dai Francesi circa le ore quattro. Stabiliti in questa posizione mossero ad attaccare la chiesa e convento s. Pancrazio; ed espugnata questa pure, l’attacco fu spinto a villa Corsini ; ed al principale casino di questa villa, denominato de’ quattro venti posto a cavaliere di tutta la linea esteriore rimpetto alla porta s. Pancrazio, il combattimento fu orribilmente ostinato. Questa posizione fu presa e ripresa per ben tre volte rimanendo in fine in potere de’ Francesi. (..)

(3) - Combattimento ai Monti Parioli fuori di porta del Popolo.
I
difensori di Roma avendo ideato di spossessare i Francesi dalle conquistate posizioni fuori della porta del Popolo, e di ributtarli di là della riva destra del Tevere, piantarono alquanti pezzi di cannoni sopra un’altura dei così detti monti parioli , e sotto la protezione di questi spinsero ad attaccar ponte Molle. Tre sole compagnie erano a guardia di esso ponte, e sostennero l’attacco fintantoché il Generale Gueswiller colla Brigata Sauvan giunse sul luogo della zuffa a respingere gli assalitori ributtandoli con una vigorosa carica alla baionetta oltre gli appostamenti trincerati dei loro pezzi. (..)

(4) - Notte del 21 al 22 Giugno – Primo assalto.
(
..) Per moltiplicare le probabilità favorevoli del suddetto assalto, dividendo le forze che potevano essere opposte alle colonne assalienti, erano state ordinate due diversioni; una al Nord della città dal ponte Milvio sino alla villa Borghese , l’altra al Sud verso porta s. Paolo. La prima di queste colonne mobili agli ordini del generale Gueswiller era composta di una sessione di cacciatori a piedi , 3 battaglioni d’infanteria, cinquanta cacciatori a cavallo e quattro pezzi d’artiglieria. Questa colonna ha percorso i controforti che bordeggiano la riva sinistra del Tevere superiore, respingendo i diversi posti che il nemico teneva in questi punti. Ella fu diretta fin presso la porta del Popolo onde far credere che il generale aveva l’idea di voler penetrare per questa parte nella città. Qualche prigioniero fu fatto in questa dimostrazione. La seconda di queste colonne mobili operava la sua diversione alla parte opposta, cioè sulla riva sinistra del Tevere fra le porte s. Paolo e s. Sebastiano, ed ecco come.
Alle ore 8 di sera un battaglione del 22 leggiero, uno squadrone di cacciatori a cavallo, e quattro pezzi da campagna sotto gli ordini del tenente-colonnello Espinasse del 22 leggiero passarono il ponte di barche spingendosi verso la porta di s. Paolo. Mentre questa colonna prendeva posizione dietro una siepe ed osservava a rovescio il monte Testaccio, i due pezzi da 30 piazzati sull’altura avanti la basilica di s. Paolo fecero fuoco direttamente contro la porta di questo nome. Alle ore 9 circa i quattro pezzi di campagna già posti in batteria aprirono il fuoco loro sopra Testaccio, ed ottenuto lo scopo a cui erano diretti, ripiegarono sotto la protezione del 22 leggero. Il suddetto battaglione si portò poi verso la porta s. Sebastiano, ove impegnò il suo fuoco contro i rampari, e mostrò di voler operare una scalata.
La piazza che fino ad ora aveva guardato un perfetto silenziosi accese tutt’un tratto.- Essa aveva riserbato i suoi sforzi per respingere una scalata che aveva creduto reale. Per la qual cosa, senza riflettere più oltre, i difensori di Roma si erano condotti in su quella parte della città , per essi creduta sommamente minacciata, e si appostarono da porta s. Paolo sino all’altra di s. Sebastiano, lasciando per conseguenza senza della necessaria difesa il veritiero punto d’attacco, cioè le breccie del 6° e 7° bastione al saliente del Giannicolo. (..)

(5) - Secondo ed ultimo assalto - (omissis – vedi Tav. 19)

( Da: Pompilio De Cuppis: “Atlante Generale dell’assedio di Roma avvenuto nel giugno 1849 contenente due carte militari ed una collezione completa di vedute rappresentanti le rovine degli edifici più rimarchevoli preceduta da una cronologica esposizione dell’assedio con note illustrative espressamente redatta dal cav. prof. De Cuppis, già ufficiale della I.R. Armata Austriaca, membro di varie Società Scientifiche di Francia e d’Italia, ec. ec., Roma, 1849)