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L’ARTIGLIERIA FRANCESE E L’ARTIGLIERIA ROMANA
“..giunti ai Francesi gli attesi rinforzi, gli accordi fra il Governo della Repubblica ed il Lesseps furono arbitrariamente dichiarati nulli, e, scomparso dalla scena l’ambasciatore, riapparve alla ribalta il generale Oudinot, che riprese l’avanzata su Roma, guidandovi un corpo di 30.000 uomini con 40 pezzi da campagna e 44 pezzi d’assedio di grosso calibro.(..) Complessivamente, il Governo della Repubblica, per la difesa della città, disponeva di 74 bocche da fuoco(..)”

( Gen. Carlo Montù: STORIA DELLA ARTIGLIERIA ITALIANA, parte II, vol. III, Roma 1937, p. 676 – 678)


I francesi quindi disponevano complessivamente di 84 pezzi di artiglieria, di cui 44 di grosso calibro, mentre i romani schieravano 74 pezzi di tipo eterogeneo. In realtà lo squilibrio tra le due artiglierie, a vantaggio dei francesi, era assai maggiore di quanto non dica il raffronto numerico. Infatti gli assedianti avevano tutta l’artiglieria pesante concentrata sul fronte del Gianicolo, mentre i romani erano costretti a suddividere le loro forze, distribuendo l’artiglieria lungo tutta la cinta muraria, per difendere le porte della città dalle azioni diversive del nemico. Maggiori dettagli si traggono dai prospetti seguenti.