L’Avanti!

 

Il libro di Intini è la storia d’Italia. L’Avanti nasce nel 1896 e finisce nel 1993. Per alcuni di noi è gran parte della storia della nostra vita.

Tra i ricordi e le citazioni troviamo Amilcare Cipriani (1897).  Un  personaggio davvero importante se, come si legge,  una nave era intestata a suo nome a distanza di tre anni dalla sua morte.

 Al paragrafo CITTADINI DEL MONDO (pag.35 e 36) Ugo Intini ricorda che il quotidiano socialista dedica quasi sempre  la maggior parte della prima pagina alle notizie internazionali, e a sostegno di carattere internazionale  riporta la seguente frase alla Camera di Turati nel 1896 

 “Noi vagheggiamo l’unità mondiale e in un domani più prossimo gli Stati Uniti d’Europa, i quali moltiplichino con provvido intreccio le varie potenzialità dei popoli senza cancellarne le singole fisionomie”,

ricordando altresì che l’Avanti! nel 1897 manda a Candia (Creta) addirittura due inviati speciali (entrambi al tempo stesso giornalisti e combattenti) e che

“Il garibaldino Amilcare Cipriani parte con una legione di volontari, così come volontari i garibaldini erano andati a combattere nel 1863 per la libertà della Polonia”.

Il nome di Cipriani lo ritroviamo al paragrafo (1921) UN DIBATTITO CONGRESSUALE TRA PRADVA E AVANTI!, TRA LENIN E SERRATI  (pag. 164) quando il giornalista Vacirca, già corrispondente dagli Stati Uniti,  inviato in Russia per spedire le sue “Istantanee da Mosca” arriva a Odessa sollevando solidarietà.

“Al punto che la nave Amilcare Cipriani arriva a Odessa in un tripudio di folla , carica degli aiuti raccolti con la generosa sottoscrizione dei compagni italiani” 

Cipriani, Amilcare  Dizionario di Storia (2010): Agitatore politico socialista (Anzio 1844-Parigi 1918). Combatté a San Martino (1859), nell’Aspromonte (1862), ad Atene a favore degli insorti repubblicani (1863), nel Trentino (1866), a Digione contro i Prussiani (1870), a Parigi in difesa della Comune (1870-71), a Domokòs (1897) in difesa della libertà greca. Eletto al Parlamento italiano nel 1886, nel 1897 e nel 1913, non vi sedette rifiutando di prestare il prescritto giuramento.