Relazione Chiara D’Auria 28 Novembre 2008

28 novembre 2008 – relazione dottoressa D’Auria

Carlo Pisacane e l’Impresa di Sapri nelle carte inedite dell’Archivio Segreto Vaticano 1

«….il Cagliari, vapore della compagnia Rubattino, partito la sera del 26 giugno per Tunisi, è stato costretto, dicesi, dal sedicente colonnello Pisacane, che ne aveva preso passaggio con una turba di persone di cui accludo la nota, a cambiar direzione e rivolgersi sulle Coste, vuolsi, di Sicilia per tentarvi uno sbarco 2».
Dal rapporto del I luglio 1857 del Console generale pontificio presso i Regi Stati Sardi al Segretario di Stato pontificio card. Giacomo Antonelli

L’Impresa di Sapri e il suo protagonista e artefice, Carlo Pisacane, è presente tra le carte dell’Archivio Segreto Vaticano 3 essenzialmente attraverso i rapporti diplomatici che le rappresentanze pontificie, sia nella penisola italiana sia in Europa, inviarono nel corso del 1857 alla Segreteria di Stato pontificia a Roma. Si tratta di una documentazione storica inedita, anche se proveniente da una fonte “periferica” rispetto a quella, ben più ampia e consistente, costituita dai rapporti tra la segreteria di Stato pontificia e le rappresentanze diplomatiche degli Stati italiani ed europei. Tuttavia le carte conservate presso l’ASV consentono la ricostruzione di un contesto ricco di dettagli e notizie e costituiscono una prova significativa della capillare e meticolosa capacità di tempestiva informazione delle nunziature apostoliche alle autorità centrali pontificie, soprattutto relativamente agli eventi definiti pericolosi e rivoluzionari4.
L’attività di Pisacane è ampiamente descritta nei rapporti riservati ufficiali, cioè le informative urgenti che personalmente il nunzio apostolico napoletano (nell’anno della Spedizione, l’Arcivescovo di Seleucia monsignor Salvatore Nobili Vitelleschi, che rivestì questa carica dal 19 giugno 1856 al 6 giugno 1858 e il cui uditore era l’Abate Aloisi) scriveva di suo pugno al Segretario di Stato, il cardinale Giacomo Antonelli. Dalla lettura del fascicolo titolato Tentativo rivoluzionario nel Regno di Napoli fatto da alcuni emigrati politici sbarcati prima a Ponza e poi a Sapri, conservato l’archivio della nunziatura di Napoli, emerge anzitutto il rilievo e l’attenzione attribuiti all’evento poiché il Vitelleschi affronta varie questioni legate all’Impresa di Pisacane. Dalla sorte dei passeggeri a bordo, alla questione circa la preda del Cagliari da parte della Regia Flotta napoletana, al processo contro i fuoriusciti arrestati, alla provenienza delle armi di questi ultimi, alle questioni diplomatiche sorte tra il Regno di Sardegna e quello delle Due Sicilie circa il vapore Cagliari e tra quello delle Due Sicilie e quello britannico circa la sorte dei due macchinisti inglesi a bordo. Il nunzio riporta tutte le informazioni di cui entrava in possesso, direttamente o indirettamente, tramite il comandante della Regia Marina napoletana Carafa o gli agenti diplomatici accreditati presso il Regno delle Due Sicilie.
Più che sulla figura politica di Pisacane e degli altri protagonisti dell’Impresa, la questione che più preme al nunzio Nobili Vitelleschi circa i fatti di Ponza e Sapri non è tanto relativo alla Spedizione in se né alla provenienza o alla sorte dei briganti che vi parteciparono quanto alle conseguenze che questo evento determina nel quadro politico e diplomatico napoletano. Le sue missive verso Roma, infatti, sono essenzialmente di tipo informativo: la preda del Cagliari, l’andamento del processo presso la Gran Corte di Salerno ai prigionieri, la sorte dei due macchinisti inglesi e dei passeggeri coinvolti accidentalmente nel viaggio verso Ponza del vapore sardo sequestrato da Pisacane e dai suoi uomini.
Tuttavia, soprattutto nelle parti in cui i rapporti riservati sono scritti in codice cifrato, emerge chiaramente il crescente interesse che la Spedizione di Pisacane aveva suscitato non solo nella Capitale del Regno borbonico ma anche nel contesto diplomatico in cui si muoveva il Vitelleschi. Il nunzio di Napoli poteva disporre di un canale diretto particolarmente attendibile nella figura del Comandante della Regia Flotta napoletana Carafa, con cui Nobili Vitelleschi aveva colloqui ed incontri anche di natura privata e che gli consentivano di aggiornarsi rapidamente e quotidianamente su argomenti quali la responsabilità dell’insurrezione, dell’intervento della flotta sarda e di quella napoletana contro i fuoriusciti o del potenziale delle società mazziniane che l’avevano realizzata, oltre che la riconsegna al Regno Sabaudo da parte del Regno di Napoli di un legno (e dei suoi passeggeri presi in ostaggio) che svolgeva abitualmente il servizio postale tra Cagliari, Genova e Tunisi.
Anche il successore di Vitelleschi, il nunzio Giannelli, il 31 luglio 1858 riporta al Segretario Antonelli i dettagli della sentenza emanata dalla Gran Corte di Salerno in merito alle conseguenze degli avvenimenti di Ponza e Sapri.
Un’ulteriore documentazione recante riferimenti alla Spedizione di Pisacane è quella conservata presso l’archivio della Segreteria di Stato. Si tratta dei rapporti scritti dal Nobili Vitelleschi in bella copia (esaminati in minuta tra le carte della nunziatura apostolica napoletana) e delle risposte inviate da Roma, oltre che di tutte le altre relazioni giunte alla Segreteria di Stato sulla Spedizione. Vi sono raccolte le missive di ambasciatori o di uomini politici stranieri, sia in copia originale sia in versione (cioè tradotte in lingua italiana) coinvolti nelle questioni diplomatiche suscitate dallo sbarco di Pisacane e dai suoi sviluppi. Inoltre sono catalogati i rapporti inviati ad Antonelli dal Console pontificio di Genova e da tutti i nunzi apostolici e consoli pontifici delle maggiori città italiane, europee e del Mediterraneo. In molte di queste informative è presente il riferimento alla Spedizione di Pisacane. A partire dalle sedi apostoliche presso le città tirreniche (Genova, Livorno, Civitavecchia) fino a quelle di Ascoli Piceno e Firenze, i delegati apostolici si affrettano a comunicare, a chiarire, a fornire dettagli circa l’attività di Pisacane e dei suoi volontari. Anche le rappresentanze apostoliche di Parigi e di Costantinopoli contribuiscono a questa attività, dando vita ad un quadro complessivo ricco di dettagli inediti.
La funzione informativa delle nunziature, dunque, con la Spedizione di Pisacane si trasforma in strumento prospettico di una realtà storica: quella delle delegazioni apostoliche che, sebbene marginale rispetto ad altre ricostruibili attraverso fonti più consistenti, attraverso la lettura dei rapporti di quei mesi del 1857 si rivela essere uno “spaccato” storico vivace. Il riferimento alle personalità politiche e alle ideologie dei rivoltosi passa in secondo piano rispetto alle notizie estremamente dettagliate sugli scontri tra gli uomini di Pisacane e l’esercito borbonico, sulle possibili conseguenze che l’Impresa avrebbe impresso nel Regno delle Due Sicilie, sulle reazioni del corpo diplomatico accreditato presso la Reggia borbonica di Napoli, sulle condizioni dei prigionieri e sulla questione sorta tra Regno borbonico e Regno sabaudo intorno alla presa del vapore sardo Cagliari.
Nel loro insieme i documenti delle nunziature apostoliche presentano un carattere talvolta molto specifico, legato alla funzione delle delegazioni apostoliche e al loro ruolo di rappresentanza diplomatica. Sono numerosi i rapporti contenenti informazioni riservate che i delegati apostolici raccoglievano sulle personalità politiche locali. Molto ampie e dettagliate sono le descrizioni circa le condizioni, i problemi, le necessità e gli interessi delle comunità religiose, delle congregazioni e degli ordini monastici. Grande attenzione è rivolta, inoltre, alle questioni di carattere legale e finanziario attinenti le diocesi locali e la sede apostolica centrale.
Ma nei documenti conservati presso l’archivio della Segreteria di Stato e della nunziatura di Napoli è anche tracciato un quadro storico, sullo sfondo della fervida attività diplomatica che coinvolse gli Stati italiani e stranieri e, in particolare, di quella presso la Reggia borbonica. Dal palazzo della delegazione apostolica a Napoli Vitelleschi realizza missive riservate e urgenti che la descrivono, spesso (come già osservato) ricorrendo parzialmente o totalmente ai codici cifrati. Vitelleschi osserva le visite, le partenze e gli arrivi di ambasciatori, ministri, alti ufficiali giunti nella Capitale a seguito dello sbarco di Pisacane e del suo tragico epilogo, ne da notizia a Roma. Con una crescente attenzione, inizialmente raccogliendo le informazioni che giungevano dai porti sul Tirreno e dalle sue reti di informazione sul territorio del Regno delle Due Sicilie, il delegato apostolico, oltre che informare Antonelli sugli sviluppi degli sbarchi a Ponza e a Sapri e alle sue conseguenze, riceve istruzioni da Roma per la sua attività di ambasciatore, fornisce le proprie considerazioni sul quadro politico napoletano, sull’attività della stampa ufficiale e clandestina al momento dello sbarco, sull’eccidio di Padula, sull’istruttoria presso la Gran Corte di Salerno.
Le carte conservate presso l’ASV consentono di determinare «il senso di immediatezza, tensione, paura ed eccitazione» di momenti di storia intercorsi nell’estate del 1857 nel Sud dell’Italia preunitaria 5. La loro lettura e analisi può contribuire ad arricchire il patrimonio degli archivi minori locali e le conoscenze sull’argomento oltre che, indubbiamente, ad alimentare il “mito” di Sapri e di Carlo Pisacane.

Chiara d’Auria

1 Per una trattazione più articolata sull’Impresa di Sapri nelle carte dell’ASV, cfr. C. d’Auria, “La Spedizione di Sapri nelle carte inedite dell’Archivio Segreto Vaticano”, in atti del convegno di studi per il 150° della Spedizione di Pisacane La Spedizione. L’impresa di Carlo Pisacane e il Risorgimento meridionale, Certosa di Padula, 29-30 giugno 2007, in corso di pubblicazione.
2 ASV, Segr. Stato, anno 1858, rubrica 165 fasc. 3, fogli 34-5.
3 ASV, nel testo.
4 Così dalla titolazione dei rapporti riservati ufficiali dalle nunziature apostoliche alla segreteria di Stato pontificia in cui sono raccolti i fascicoli sulla Spedizione di Sapri.
5 R. L. Cummings, “The Nunciature of Naples, it archives and the national Revolution”, in Archivium Historiae Pontificiae, ago.-sett. 1860, 17 (1979).