Guida alla passeggiata al Gianicolo

Storia e Mito:
la Repubblica Romana e la Difesa di Roma del 1849

La Repubblica Romana, nata il 9 febbraio 1849, oppose una eroica difesa ad un esercito francese che, sbarcato a Civitavecchia il 26 aprile, mirava a restaurare il regime pontificio.
Mazzini era l’anima della Repubblica, e Garibaldi ne era il braccio armato. Nella prima battaglia, il 30 aprile, l’esercito repubblicano riuscì a sconfiggere i francesi.

Armanino: Attacco del 30 aprile   Litografia (MCRR)

Fu stabilita una tregua, che venne utilizzata dai romani per respingere l’esercito napoletano che aveva anch’esso aggredito la Repubblica. Il 3 giugno i francesi, ricevuti rinforzi, attaccarono di sorpresa, e assediarono la città puntando ad impadronirsi del Gianicolo; da lì infatti avrebbero potuto bombardare Roma e costringerla alla resa. Le forze francesi avevano una schiacciante superiorità numerica ed erano meglio armate, ma sul colle del Gianicolo l’esercito repubblicano, in una serie di dure battaglie, oppose una resistenza tenace e accanita che durò per tutto il mese di giugno.

Difesa di Roma, 29 giugno 1849
litografia di De Belli & Calamatta (MCRR)

Mentre l’esercito repubblicano sbarrava il passo ai francesi, l’Assemblea della Repubblica riunita in Campidoglio elaborava la Costituzione, basata su principi fondamentali di libertà e democrazia
Il 30 giugno i francesi spezzarono le ultime resistenze.
Il regime pontificio, restaurato dalle armi francesi, durò fino al 20 settembre 1870, quando Roma venne unita al Regno d’Italia divenendone la capitale.

20 settembre 1870, I Bersaglieri alla breccia di Porta Pia
quadro di Michele Cammarano

Nel corso degli anni, l’eroica Difesa di Roma era divenuto un mito, in Italia e nel mondo; e il Gianicolo, più di ogni altro luogo, evocava questo mito e uno dei momenti più alti del Risorgimento Italiano.
Per questo, il governo dell’Italia unita decise di costruire sul Gianicolo un parco della memoria sistemandovi monumenti, busti, cippi e lapidi, per ricordare i protagonisti della difesa di Roma del 1849, e più in generale per ricordare tutti coloro che avevano dedicato la vita all’Italia per farla libera, unita, con Roma capitale.

Il Parco Gianicolense –Parco della memoria

Nel 1883 venne acquisito alla pubblica proprietà l’intero colle del Gianicolo, realizzando una strada fiancheggiata da busti marmorei, la Passeggiata del Gianicolo, che in un susseguirsi di meravigliose terrazze panoramiche culmina nel piazzale dominato dal Monumento a Giuseppe Garibaldi.

Panorama visto dal piazzale Garibaldi

Monumento a Giuseppe Garibaldi

Il monumento con le sue sculture allegoriche e le scritte del basamento, viene dettagliatamente illustrato dal cartello (cerchiato in rosso nella mappa sottostante) progettato e installato dalla nostra Associazione sul Piazzale Garibaldi, il 9 febbraio 2009, col pieno appoggio delle Autorità competenti. Altro cartello (cerchiato in verde nella mappa sottostante) anche esso progettato e installato dalla nostra Associazione, era stato posto sullo stesso Piazzale il 21 gennaio 2004, con il pieno appoggio delle Autorità competenti, per illustrare sinteticamente la storia della Repubblica Romana e la Difesa di Roma.

stralcio dalla nostra mappa limitato al Piazzale

Mentre si realizzavano il piazzale e il Monumento a Garibaldi, poi inaugurato nel 1895, lungo la Passeggiata del Gianicolo iniziò la collocazione dei busti in marmo e in bronzo.

Tra i primi busti realizzati figurano quelli di Luciano Manara, Pietro Pietramellara, Pietro Roselli, Ludovico Calandrelli, Nicola Fabrizi, Alessandro La Marmora, tutti del 1886. Il busto di Goffredo Mameli, 21 anni, autore del nostro inno nazionale, caduto il 3 giugno nella Difesa di Roma, venne realizzato nel 1887, e poi fu rifatto nel 1926 per renderlo più somigliante alle vere fattezze dell’eroe.

Busto di Mameli

Nello scorcio del XIX secolo e per tutto il secolo XX continuava la collocazione dei busti.
Al 1911 risale l’unico busto femminile al Gianicolo che rappresenta Colomba Antonietti, garibaldina caduta nella Difesa di Roma il 13 giugno 1849.

Busto di Colomba Antonietti

Non lontano dal Monumento a Giuseppe Garibaldi si trovano i busti dei suoi due figli e di due nipoti, che seguirono le orme dell’Eroe lottando per l’Italia unita e per la libertà dei popoli. Il busto di Menotti Garibaldi, figlio primogenito di Giuseppe Garibaldi, è del 1907; negli anni ’30 sono stati collocati il busto di Ricciotti Garibaldi, figlio quartogenito dell’Eroe, e i busti di Bruno e Costante Garibaldi, figli di Ricciotti.

Busto di Menotti

Il Faro degli Italiani d’Argentina venne realizzato nel 1911, cinquantenario della creazione del Regno d’Italia, per iniziativa degli italiani emigrati in Argentina e con i fondi da loro raccolti. Con questo monumento, inaugurato il 19 settembre di quell’anno, gli italiani d’Argentina vollero rendere omaggio all’Italia unita e A ROMA CAPITALE, come si legge sulla dedica incisa in alto, sul Faro stesso. Notizie storiche e illustrative del Faro si possono leggere sul cartello progettato e qui installato dalla nostra Associazione il 20 settembre 2011, con il pieno appoggio delle Autorità competenti.

Il monumento equestre ad Anita Garibaldi, eretto nel 1932, intende onorare la memoria di Ana Maria de Jesus Ribeiro da Silva, moglie di Giuseppe Garibaldi e sua compagna inseparabile nelle lotte per la libertà dei popoli.. Notizie storiche e illustrative del monumento si possono leggere sul cartello progettato e qui installato dalla nostra Associazione il 9 febbraio 2009, con il pieno appoggio delle Autorità competenti.

Il monumento ad Anita Garibaldi

La sistemazione di erme, monumenti e lapidi è proseguita anche nel nuovo millennio, fino ai giorni nostri. Nel 2005 è stato installato il monumento a Righetto; la statua in bronzo è copia di un’opera di Giovanni Stazza, del 1851. Righetto era un ragazzino romano di cui non si conosce il vero nome, morto nel giugno 1849, mentre disinnescava una bomba francese. Righetto è presto divenuto un simbolo, che rappresenta idealmente tutti i ragazzi che parteciparono alla difesa di Roma.

Statua di Righetto

Nel 2011, ricorrendo il 150° dell’Unità d’Italia, il Parco del Gianicolo è stato oggetto di un grandioso restauro che ha interessato i monumenti, i busti, le lapidi, le stele, i viali e le opere a verde.

Restauratrice al lavoro

Nel contempo, è stato collocato nel Parco il monumento a Angelo Brunetti detto Ciceruacchio, capopopolo romano che fu tra i protagonisti della Difesa di Roma del 1849, e venne fucilato dagli austriaci insieme coi figli. Il monumento a Ciceruacchio, realizzato nel 1907, era stato da prima collocato al Lungotevere Arnaldo da Brescia, poi era stato spostato al Lungotevere in Augusta, nei pressi della zona dove abitava Ciceruacchio (via di Ripetta 248) e infine nel 2011, come detto, il monumento è stato restaurato e collocato al Gianicolo.

Monumento a Ciceruacchio

Sempre in occasione del 150° dell’Unità d’Italia il Parco Gianicolense è stato arricchito con i pannelli in pietra artificiale che riportano sul parapetto del Belvedere di fianco a Villa Lante, nel testo integrale, la Costituzione della Repubblica Romana.

Muro del Belvedere

Contemporaneamente, nel punto più alto del Gianicolo, nella Porta San Pancrazio, e a coronamento del grandioso restauro del 2011, è stato realizzato il Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina.

Il Museo

Il Museo, allestito con grande perizia in spazi che originariamente non erano destinati a museo, ospita reperti originali, plastici dei luoghi delle battaglie, e si avvale delle più moderne tecnologie multi-mediali per il racconto dei fatti storici

Lungo la Passeggiata, si possono anche vedere due splendide ville, in genere non visitabili: la Villa Lante, opera di Giulio Romano (1518 – 1527), attualmente sede dell’Ambasciata di Finlandia presso la Santa Sede, e la Villa Aurelia, che nel 1849 fu il primo Quartier Generale di Garibaldi ed è attualmente sede di rappresentanza dell’Accademia Americana. Da notare anche, nel ramo ovest della Passeggiata, la cosiddetta Casa di Michelangelo. In realtà la casa, che si dice sia stata abitata da Michelangelo, sorgeva ai piedi del Campidoglio, e fu demolita nel 1930; la sola facciata della casa fu qui ricostruita, a decoro della Passeggiata, per mascherare impianti idraulici.
Uscendo dal vicino cancello del Gianicolo, si incontra la Porta San Pancrazio con il nuovo Museo.
Di qui, scendendo per la Via Garibaldi, e proseguendo oltre il piazzale panoramico dell’Acqua Paola, si può rapidamente raggiungere il Mausoleo Gianicolense (arch. G. Jacobucci, 1941).
La cripta, visitabile, custodisce i resti di Goffredo Mameli e dei caduti per Roma, i cui nomi sono incisi nel marmo.

il Mausoleo Ossario Gianicolense

Il Gianicolo e la nostra Associazione

Allo scopo di far meglio conoscere il Gianicolo, le sue memorie storiche, il Parco e i suoi monumenti, l’Associazione Cipriani Comitato Gianicolo nel corso degli anni, a partire dal 1999, ha svolto una vasta azione di divulgazione culturale, specialmente mirata sulle scuole, con il pieno appoggio delle Autorità competenti, organizzando manifestazioni, conferenze, visite guidate gratuite, e progettando diversi depliant illustrativi a distribuzione gratuita. Complessivamente, nel corso degli anni, sono state stampate 80.000 copie dei nostri dépliant, in massima parte distribuiti alle scuole o al pubblico, nel corso delle manifestazioni. Per le esigenze organizzative delle scuole, furono effettuate in una stessa mattina anche più visite contemporanee, a gruppi di 20-30 ragazzi, utilizzando le prestazioni volontarie dei nostri accompagnatori, tutti laureati e dotati di adeguata formazione nella materia trattata.


le nostre visite guidate

I nostri dépliant

Nel Parco sono stati da noi progettati e installati i quattro pannelli illustrativi di cui è detto sopra, e cioè: uno sul Piazzale Garibaldi (9 febbraio 2004), per illustrare la Repubblica Romana e il ruolo del Gianicolo nella Difesa di Roma; un pannello per il Monumento a Giuseppe Garibaldi ( 9 febbraio 2009); un altro per il Monumento ad Anita (9 febbraio 2009) e un quarto pannello per il Faro (20 settembre 2011).


Altri otto pannelli sono stati da noi progettati e installati nel 2004 al di fuori del Parco, sui luoghi del Gianicolo e dintorni dove si sono svolte le più importanti battaglie per la Difesa di Roma., e per tali pannelli si rimanda al capitolo di questo sito sull’ Itinerario Garibaldino.

Cliccare qui per vedere le immagini sulle cerimonie per le inaugurazioni dei cartelli

SEGUE – IN LAVORAZIONE

Infine, nel 2011 la Unità di Missione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, su progetto, testo e grafica della nostra Associazione, ha fatto stampare un dépliant sul Parco completamente restaurato (Rinasce sul Gianicolo il Parco degli Eroi). L’opuscolo riprende, ampliandolo e aggiornandolo, un analogo opuscolo dell’Associazione stampato nel 2009, e illustra i principali monumenti del Gianicolo, dando anche brevi notizie su ciascuno dei personaggi raffigurati dai busti. Nell’opuscolo è compresa una mappa del tutto particolare, che indica l’ubicazione di monumenti, busti, stele, lapidi, punti di vista panoramici, servizi igienici, fontanelle, chiosco-bar, teatrino dei burattini e cannone che spara a salve tutti i giorni a mezzogiorno.

Lo sparo del cannone

La nostra mappa del Gianicolo
(con zoom)