Il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina

Inaugurazione del Museo

Il 17 marzo 2011, in occasione del 150° dell’Unità d’Italia, nel quadro di un Gianicolo rinato a nuova vita dopo imponenti opere di restauro e la realizzazione di nuove opere, veniva solennemente inaugurato il Museo della Repubblica Romana e della Memoria Garibaldina, con l’intervento del Capo dello Stato, del Capo del Governo, di altre Autorità dello Stato e delle Amministrazioni locali, e festoso concorso di popolo, mentre in cielo sfrecciavano le Frecce Tricolori.

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Storia del Museo

Si concludeva così, nel modo più felice, la travagliata storia del Museo, che sin dall’epoca della guerra era stata per anni praticamente inagibile per la cronica mancanza di fondi e la conseguente mancanza di organica gestione. In effetti, nel corso degli anni, erano stati molti gli interventi volti a conseguire l’agibilità del Museo, e ciò sia da parte dello Stato che da parte del Comune (proprietario dell’immobile), ma si trattava sempre di interventi parziali, con obbiettivi limitati e fondi limitati. A poco erano valse anche le generose iniziative di Associazioni, essenzialmente basate sul volontariato. Particolarmente, si era distinta l’Associazione Nazionale Volontari e Reduci Garibaldini cui il Comune aveva concesso l’uso della Porta San Pancrazio e la facoltà di immettervi cimeli storici appartenenti a discendenti di Garibaldi e alla Divisione Partigiana Garibaldi

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Ma quel che mancava, specialmente, era la chiarezza di idee su quale dovesse essere la essenziale funzione del Museo, che è quella di illustrare la storia e il valore ideale della Repubblica Romana del 1849, e conseguentemente far meglio comprendere il valore identitario che il Parco del Gianicolo ha, per tutti gli Italiani.

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La svolta decisiva per la rinascita del Gianicolo e del Museo si ebbe soltanto quando, nel quadro dei programmi governativi per la celebrazione del 150° dell’Unità d’Italia, vennero stanziati fondi adeguati e la Presidenza del Consiglio dei Ministri si dotò di una apposita struttura, denominata Unità Tecnica di Missione per il 150° dell’Unità d’Italia, cui venne affidato il compito di provvedere al progetto, al coordinamento e al finanziamento di tutti gli interventi necessari per la rinascita del Gianicolo, in stretto accordo col Comune.

Vennero così restaurate tutte le statue, stele e lapidi del Gianicolo, e il Comune, a mezzo della ZEDEMA e in coordinamento con la Sovraintendenza, provvide al progetto e alla realizzazione del Museo, ottenendo un prodotto di alta qualità museale, nonostante gli spazi ristretti e tutti gli altri vincoli posti dalla struttura della Porta San Pancrazio che peraltro, essendo stata il cuore della eroica Difesa di Roma del 1849 doveva necessariamente essere la sede del Museo.

http://www.museodellarepubblicaromana.it/

Il Museo e la nostra Associazione

La “rinascita” del Parco Gianicolense e in particolare la creazione del nuovo Museo è stata salutata con grande soddisfazione da tutta la cittadinanza, specialmente dalle Associazioni che perseguono l’obbiettivo di valorizzare la memoria storica della Repubblica Romana. In particolare, la “rinascita” è stata motivo di grande gioia per noi del Comitato Gianicolo- Associazione Cipriani, che con tale obiettivo, e per tanti anni, abbiamo svolto attività incessante ovunque possibile, in particolare nelle scuole, sui giornali, al Gianicolo e in altri luoghi, per sensibilizzare l’opinione pubblica, e le Autorità competenti, ricevendone gratificanti riconoscimenti.
Per quanto riguarda il Museo, va ricordato che la nostra azione di sensibilizzazione si fece particolarmente pressante sul Comune all’approssimarsi del 150° dell’Unità d’Italia, quando sembrava che difficoltà economiche e ostacoli amministrativi impedissero al Comune di progettare un’opera di così alto contenuto ideale.
Quando poi si pose mano al progetto per il nuovo Museo, collaborammo alla progettazione fornendo, dal nostro sito, rare mappe dell’epoca e immagini che furono utili per la realizzazione del modello morfologico del territorio, e per realizzare i filmati della sala multimediale.


Auguste Raffet (1804 – 1860)  dalla serie di Litografie “Souvenirs d’Italie. Expedition de Rome” Gihaut èditeur, Paris

Dal plastico realizzato all’interno della sala multimediale dai tecnici del Museo

si può comprendere l’apporto delle nostre mappe francesi

Mappa dello Stato Maggior francese- Scala 1:2000 (da Siége de Rome, cit., feuille N.3, part.)