Presentazione di Enrico Luciani 28 Novembre 2008

Convegno su Pisacane.

 

Linee dell’intervento del Presidente dell’Associazione, Enrico Luciani, per la PRESENTAZIONE DELLA GIORNATA DI STUDIO SU PISACANE

Molte le telefonate di prigionìa nel traffico: da Monsagrati ai rappresentanti della Nunziatella, e però apriamo regolarmente la conferenza di fronte a non pochi presenti; cari amici, invincibili combattenti dei nostri tempi contro il maltempo e i cortei,  che meritano davvero il nostro grazie.

 

Attività del Circolo: ricordo che, principalmente, la nostra attività consiste nella divulgazione e tutela dei valori storici della Repubblica Romana legati al territorio:  ma anche approfondimenti come Aguyar e Manara a Trastevere ( con la presenza del ministro uruguaiano);  le donne e la R.R. per Colomba Antonietti con Rosanna De Longis e l’attiva partecipazione di. Valentina Marani con i ragazzi della scuola e il loro filmato; conferenze di studiosi come Alessandro Cartocci sul Mausoleo, Claudio Fracassi sui personaggi della R.R., Franco Tamassia su Roma e romanità, Daniele Arru sulla legislazione ecclesiastica della dittatura garibaldina in Italia meridionale, Aldo Ricci per il suo libro Obbedisco, e quanto prima quella di  Natalini ed Emiliani su Cipriani); da ultimo, Giuseppe Monsagrati che ci ha tracciato un magistrale bilancio del bicentenario garibaldino nell’ultima Conferenza del 4 luglio.

 

  • E ora, perché Pisacane?

Naturalmente, per le ricorrenze:   2007 Sapri,  2008 la nascita.

Sapri è stata commemorata solennemente, con gli auspici e il coinvolgimento delle più alte autorità dello Stato, delle Amministrazioni locali e l’intervento di insigni studiosi.

Ma quelle manifestazioni, a nostro parere, non hanno avuto nella stampa e nell’opinione pubblica nazionale quell’eco profonda che pur merita l’importanza del personaggio.

Noi stessi, nelle nostre divulgazioni storiche sulla Repubblica Romana, non abbiamo messo sufficientemente in luce il ruolo e l’importanza di Pisacane come Capo di Stato Maggiore Generale dell’esercito repubblicano.

Per parte nostra, quindi, desideriamo dare ora un contributo, per quanto possiamo,  perché la figura e le idee di Pisacane siano ben presenti nella nostra memoria e nelle nostre coscienze.

 

  • Il titolo di questa manifestazione

ORA O MAI PIU’ (per l’esattezza “Ora o mai”) è una frase di Mazzini citata da Giacomo Cantoni nella sua prefazione al Saggio sulla rivoluzione di Carlo Pisacane. Abbiamo assunto questa frase come titolo della nostra manifestazione perché mi è parsa adatta a sintetizzare lo spirito con cui Pisacane affrontava l’impresa di Sapri. Spirito che peraltro abbiamo voluto meglio ricordare con il brano finale del suo Testamento politico riportato nel nostro biglietto d’invito.

 

  • Considerazioni personali

La figura e le idee di Pisacane verranno tratteggiate da chi parlerà dopo di me.

Consentitemi peraltro di accennare ad alcuni ricordi e fatti personali che mi rendono particolarmente cara e familiare la figura di Pisacane.

Lo scorso anno, in occasione delle commemorazioni di Pisacane, ho ripreso in mano alcuni libri di Mazzini, di Pisacane, di Nello Rosselli, di Pietro Nenni, libri miei o di mio figlio Francesco quando studiava per il dottorato in storia. Mi sono tornate alla mente con rinnovata intensità, alcune tematiche  che mi hanno sempre appassionato sul Risorgimento e, specificamente, su Pisacane, e il suo sogno di un’Italia repubblicana e di una rivoluzione sociale.

Nella sua convinzione la  rivoluzione sociale deve precedere la rivoluzione poltica, perché   “Le idee nascono dai fatti e non questi da quelle, ed il popolo non sarà libero perchè sarà istruito, ma sarà ben tosto istruito quando sarà libero”

Anche per questi miei interessi specifici, quindi, ho il grande piacere di presentarvi questa giornata di studio su Carlo Pisacane.

 

  • I conferenzieri

 

Abbiamo chiamato a questo compito Agostino Bistarelli, professore a contratto di Storia Contemporanea dell’Università di Roma La Sapienza, coordinatore della Giunta centrale per gli studi storici, socio della nostra Associazione, la cui conferenza tratterà Carlo Pisacane e il Risorgimento.

Bistarelli è autore di moltissimi  saggi e articoli e recentemente -10 ottobre 2007 alla Biblioteca del  Senato “Giovanni Spadolini”- ha presentato  il suo libro  LA STORIA DEL RITORNO. I reduci italiani del secondo dopoguerra.

In questa giornata, a nome dell’associazione, voglio cogliere l’occasione per ringraziarlo ancora per il suo apprezzato  intervento storico svolto di fronte ai docenti e a oltre duecento ragazzi della scuola media Gianicolo in occasione del programma di musica e canto  “Ricordando Garibaldi” organizzato a fine 2007 dalla nostra Associazione insieme alla Provincia di Roma.

 

Abbiamo anche chiesto la partecipazione di Chiara d’Auria per approfondire al meglio la spedizione di Sapri  nelle carte inedite dell’Archivio Segreto Vaticano.

Gli studi e le ricerche di Chiara d’Auria, come avrete capito solo leggendo il nostro biglietto d’invito, riguardano sia le scienze politiche che la storia. In materia di scienze politiche, Chiara d’Auria ha scritto due libri attualmente in corso di pubblicazione, che riguardano la Cina e il sud-est asiatico, e che si prospettano particolarmente interessanti. Peraltro, tra i numerosissimi altri suoi scritti, pubblicati o in corso di pubblicazione, mi piace citarne uno, quello su Giacomo Emilio Curatùlo, sul “Dizionario delle interpretazioni garibaldine”, a cura della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, e mi piace citarlo perché è stato proprio a causa di questo suo lavoro che ho avuto occasione di conoscere Chiara d’Auria, e che abbiamo il piacere di averla oggi tra noi.

 

Avrei chiamato accanto a me, se il traffico non lo avesse bloccato, il Prof. Giuseppe Monsagrati,  illustre docente di Storia del Risorgimento all’Università La Sapienza  di Roma, che certamente non ha bisogno di presentazione, ma che tuttavia voglio qui richiamare ricordando la sua attività di Presidente del Comitato Gianicolo, cioè di mio Presidente, dato che io sono stato il Segretario di quel Comitato. Oggi abbiamo il piacere di avere tra noi anche persone che per la prima volta vengono al nostro Circolo, e perciò voglio ricordare che il Comitato Gianicolo si formò nel 1999 proprio qui, in questa stessa sala, con l’obbiettivo di installare nove pannelli sul Gianicolo per valorizzare la memoria storica della Repubblica Romana e della difesa di Roma del 1849.

Il Comitato Gianicolo raggiunse il suo obbiettivo nel 2004; e il 21 gennaio 2004, in occasione dell’installazione del primo pannello, il prof. Monsagrati, quale Presidente del Comitato Gianicolo, ricevette un telegramma di congratulazioni da parte del Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Voglio infine ricordare che il 9 febbraio prossimo, grazie al lavoro dello stesso Prof. Monsagrati, del nostro  ingegner Balzarro e dei nostri giovani Viola Contursi, Roberto Calabria, Alessandro Ascoli e Maria Paola Pietracci Mirabelli, coadiuvati da Daniela Donghia e Roberto Cerulli, saremo ancora una volta sul Gianicolo per tre  nostri nuovi pannelli, illustrativi dei Monumenti di Garibaldi, di Anita, e (speriamo) del Faro degli italiani d’Argentina.

Colgo l’occasione per ringraziarli tutti e do la parola ai nostri conferenzieri.