Da un manifestino stampato dai democratici con molta concitazione, (come si deduce dagli errori nel resoconto della seduta) e distribuito in città nella notte tra l’8 e il 9 febbraio 1849, subito dopo la proclamazione della Repubblica Romana:
ASSEMBLEA COSTITUENTE ROMANA: DECRETO FONDAMENTALE
• Art.1. |
Il Papato è decaduto di fatto e di diritto dal governo temporale dello Stato Romano. |
• Art.2. |
Il Pontefice Romano avrà tutte le guarentigie necessarie per la indipendenza nell’esercizio della sua potestà spirituale. |
• Art.3. |
La forma del governo dello stato Romano sarà la democrazia pura, e prenderà il glorioso nome di Repubblica Romana. |
• Art.4. |
La Repubblica avrà col resto d’Italia la relazione che esige la nazionalità comune. |
Il Presidente G. GALLETTI |
I Segretari Giovanni Pennacchi, Ariodante Fabretti, Antonio Zambianchi, Quirico Filopanti Barili
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VIVA
LA REPUBBLICA
ROMANA
ROMA 8 FEBBRARO
E’ l’una dopo mezzanotte, e usciamo in questo momento dalla sala, ove è stata adunata la Costituente dalle undici antimeridiane. Chi potrebbe descrivere la commozione da cui e noi tutti sono stati commossi! La gran parola è stata pronunciata. La Democrazia ha vinto. Dopo una discussione grave, animata ma libera, coscanziosa, alle ore undici e un quarto pomeridiane tra gli applausi del popolo affollato nelle tribune, si è proclamata la repubblica Romana, dopo d’essersi dichiarato la decadenza del potere temporale dei Papi. Di centoquaranta Rappresentanti e più, solamente una ventina è stata contraria alle ammesse proposizioni. (…)
Riserbandoci dare a domani esteso ragguaglio dell’importanti fatti di oggi, terminiamo come abbiam cominciato col grido di
VIVA LA REPUBBLICA ROMANA
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(Archivio di Stato di Roma, Miscellanea di carte politiche e riservate, b. 117, in ROMA; REPUBBLICA; VENITE!. Fig 12.)
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