La statua equestre rappresenta Giuseppe Garibaldi (Nizza 1807-Caprera 1882), eroe del Risorgimento italiano, mitico difensore della libertà dei popoli.
Sul basamento, il gruppo scultoreo sul lato est, cioè verso il panorama della città, rappresenta un episodio delle battaglie combattute qui, sul colle del Gianicolo, sotto il comando di Garibaldi, per difendere la Repubblica Romana del 1849.
Il gruppo ad ovest rappresenta la battaglia di Calatafimi, fondamentale fatto d’armi della spedizione dei Mille (1860), guidata da Garibaldi, che portò all’annessione del Mezzogiorno al regno d’Italia. Gli altri due gruppi scultorei rappresentano a nord l’America, e a sud l’Europa, per ricordare le battaglie combattute da Garibaldi per la libertà dei popoli nei due continenti, che gli valsero l’appellativo di Eroe dei Due Mondi.
Sui fianchi del basamento, la scritta Italia e Vittorio Emanuele è il motto di Garibaldi per l’impresa dei Mille, e Roma o morte è altro suo motto, lanciato per la spedizione d’Aspromonte (1862), intrapresa nel vano tentativo di liberare Roma dal potere temporale dei papi.
Il monumento, opera dello scultore Emilio Gallori (1846-1924), fu inaugurato il 20 settembre 1895.
La data dell’inaugurazione, riportata sul retro del basamento, venne stabilita per commemorare la presa di Roma da parte dell’esercito italiano, che ebbe luogo il 20 settembre 1870, realizzando il sogno di Giuseppe Garibaldi:

Italia unita, con Roma capitale.