Commento all’immagine:
 
L’ uniforme della fanteria di linea, uguale per tutti i reggimenti, era costituita da una tunica in panno blu (lunga fino a quattro dita sopra il ginocchio) e pantaloni rossi, con mostre rosse per colletto e paramani, cappello tronco conico (detto
shakot, ovvero sciaccò
), cappotto grigio-azzurro. I bottoni erano di metallo bianco sia per la tunica che per il cappotto. Sotto all’uniforme i soldati indossavano mutande e camicia di tela; la camicia, che veniva portata direttamente sulla pelle, era senza colletto, e veniva chiusa al collo da una striscia di stoffa avvolta intorno al collo (cravatta).
Le
spalline
avevano colore diverso per le varie compagnie del reggimento, ed erano rosse per i granatieri, gialle per i volteggiatori o cacciatori, e a rollo (cioè a rotolo) celeste per i fucilieri. Lo shakot era nero, aveva i soggoli (sottogola) a scaglie d’ottone ed era sormontato da un pompon. Oltre allo
shakot
veniva usato anche un berretto a visiera (bonetto di pulizia) con fascia scarlatta e visiera di cuoio. Gli zaini erano sormontati da un porta-cappotto cilindrico, in genere di tessuto rigatino bianco e azzurro, reso rigido da due rotelle di legno o di cuoio poste alle estremità.
Il sottufficiale nell’immagine indossa il cappotto, che in genere si portava direttamente sulla camicia. La scritta 2R sulla
borraccia
indica che il militare appartiene al 2° reggimento, mentre le spalline gialle lo qualificano come volteggiatore.
(da Rivista Militare, cit., pp. 34, 42)
 
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