Per saperne di più, TAV. 14

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Dal Giornale delle Operazioni del Generale Vaillant: (1)

<< Giornata del 20 giugno >>
<< (…) Quello stesso giorno alle 5 del mattino entrò in azione la batteria n° 10 . Subito su di essa si concentrò il fuoco di nove cannoni romani, insieme a un intenso fuoco di fucileria. In poco tempo la batteria ebbe una cannoniera sconvolta dai tiri nemici, e inoltre l'obice (2) ebbe l'affusto spezzato dal rinculo, sparando con carica da un chilogrammo. Tuttavia la batteria, continuando con determinazione il suo tiro estremamente preciso, nel giro di alcune ore riuscì a ridurre al silenzio le batterie avversarie e a demolire la parte superiore della villa del Vascello, che il nemico aveva trasformato in una sorta di fortificazione avanzata. Un buon numero di difensori rimase sepolto sotto le macerie.
Due pezzi della batteria tirarono con buon esito anche contro la villa Savorelli, posta dietro la Porta San Pancrazio Ma nel tardo pomeriggio la postazione della batteria 10 risultava talmente sconvolta dalle cannonate romane, che si dovette cessare il fuoco per riparare i danni. (…) (3)
Nella giornata del 20 giugno, le perdite della nostra artiglieria furono di un ufficiale ferito, un cannoniere morto e un altro ferito"
(Vaillant, op. cit., pag. 96 - 97)

traduzione a cura di JEANNE SABATINI

(1) Vedi nota (1) nel "Per saperne di più" della Tav.1
(2) La batteria n° 10 era costituita da tre cannoni e un obice.
(3) Il valore dell'artiglieria romana, che qui indirettamente risulta, viene evidenziato dal Generale Vaillant in modo più esplicito nel trarre le proprie conclusioni, vedi "Per saperne di più" alla TAV.21
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