Lettera inviata il 20 settembre al Corriere della Sera e a La Repubblica

Richiamare solennemente i papalini caduti per Roma, nominandoli uno per uno, durante la cerimonia a ricordo della presa di Porta Pia, è stato un atto davvero offensivo per Roma capitale e il suo carattere unitario di Stato laico.

Avevamo già visto il governatore della Banca d’Italia partecipare a messe solenni in onore dei caduti papalini, il governatore Antonio Fazio, ma in fondo si era in una sede di culto, ma oggi venti settembre ancora esaltare i caduti papalini in una manifestazione comunale e nazionale è davvero troppo. Occorre da subito riproporre la data del 20 settembre quale festa nazionale della Repubblica Italiana.

Enrico Luciani
presidente Associazione Amilcare Cipriani
direttore sito www.comitatogianicolo.it