Pubblicazioni

  • Obiettivi
    Tutte le nostre pubblicazioni hanno scopo divulgativo, per far conoscere a tutti la storia e i valori della Repubblica Romana
  • Target
    Le pubblicazioni sono destinate in particolare alle scuole e ai ragazzi. Per questo, ogni pubblicazione è stata scelta in formato di tipo svelto, tascabile, di poche pagine, e con molte immagini a colori. La distribuzione è avvenuta e sta avvenendo in decine di migliaia di esemplari.
  • Progetto
    Il progetto di ogni pubblicazione (ideazione, ricerche d’archivio, testi, formato editoriale, impaginazione, fotografie, iconografia, scelta delle stampe antiche, revisione dei testi, lavorazione elettronica, organizzazione generale, consulenza storica) è frutto del lavoro prestato gratuitamente da noi e dai nostri amici.
  • Costi
    I costi di stampa, assai elevati, sono stati sostenuti in tutto o in parte da Amministrazioni pubbliche e da privati, ma restando sempre a carico dell’Associazione tutta una serie di costi aggiuntivi e rilevanti, per progettazione, trasporti ed altro.
    La distribuzione delle pubblicazioni è assolutamente gratuita, e chiunque può ottenerne copia direttamente presso il nostro Circolo oppure per posta, in Italia e all’estero, restando a carico del ricevente le spese postali. E’ tuttavia gradito, da parte di chi può, il libero versamento di somme anche assai modeste, a sostegno della nostra attività. (Conto Corrente Postale: 72828650 )

IL GIANICOLO
E LA REPUBBLICA ROMANA
DEL 1849

Dépliant costituito da 24 pagine di circa cm.10×21; dimensioni complessive del foglio, a dépliant completamente aperto, cm. 42 x 59
Stampato nel 2004, in 30.000 copie — Sponsor: Regione Lazio, Presidenza della Giunta
Aggiornato in seconda edizione nel 2006, in 10.000 copie — Sponsor: Comune di Roma, Municipio Roma XVI
La pubblicazione è inserita nel catalogo on-line OPAC SBN (Servizio Biblioteche Nazionali)

In questo dépliant, il Gianicolo viene presentato subito nel suo aspetto più spettacolare: il vastissimo panorama della città, che viene qui mostrato e spiegato con l’indicazione nominativa di cupole, chiese, palazzi, ville e monumenti. Vengono poi illustrati in sintesi la storia e gli ideali della Repubblica Romana, il significato ideologico del Parco, i monumenti a Garibaldi e ad Anita Garibaldi, il Faro, e i più importanti tra i vari altri monumenti del Parco. Per orientare il visitatore, una mappa mostra la zona del Gianicolo, di Trastevere e dintorni, segnalando i luoghi connessi alla Difesa di Roma, e suggerendo un itinerario di visita. I luoghi delle battaglie per la Difesa di Roma vengono mostrati come sono ora e come erano allora, con fotografie, stampe dell’epoca e ampie didascalie. Una piccola mappa della Roma attuale, limitata alla zona in cui si svolsero i combattimenti del 1849, porta in sovrimpressione la rete delle trincee, le postazioni, le brecce e i capisaldi dell’esercito francese e dell’esercito romano durante l’assedio. Viene fornita anche qualche breve notizia su altri monumenti della zona che, anche se non attinenti la Repubblica Romana, per la loro importanza storica ed artistica debbono segnalarsi al visitatore che seguendo il nostro itinerario si trova a passarvi accanto. La pubblicazione reca il nome del Prof. Giuseppe Monsagrati, Presidente del Comitato Gianicolo, e docente di Storia del Risorgimento all’Università di Roma La Sapienza ; poi reca il nome di Enrico Luciani, Segretario del Comitato Gianicolo, e Presidente della Associazione Cipriani ; e infine reca il nome di Cesare Balzarro curatore di testi e immagini.


L’ITINERARIO GARIBALDINO
E RISORGIMENTALE SUL COLLE DEL GIANICOLO
REALIZZATO NEL 2004

Opuscolo di 16 pagine, formato circa cm. 15×21, stampato nel 2004 in 5.000 copie
Sponsor: dott. Massimo Mezzaroma

In apertura, una nota introduttiva del Prof. Giuseppe Monsagrati, Presidente del Comitato Gianicolo e docente di Storia del Risorgimento all’Università di Roma “La Sapienza”, illustra come nacque l’idea dell’itinerario garibaldino, con quali scopi e obbiettivi, sottolineandone il valore evocativo per la memoria dei fatti storici e degli ideali della Repubblica Romana del 1849. Viene poi riprodotto un telegramma del Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi che plaude alla nostra iniziativa per l’installazione dell’itinerario, ed è per noi un gratificante messaggio di incoraggiamento per tutta la nostra attività.
Alla fine dell’opuscolo, una nota di Enrico Luciani, Segretario del Comitato Gianicolo e Presidente dell’Associazione A. Cipriani, delinea gli obbiettivi che la nostra Associazione intende perseguire nell’immediato futuro, proseguendo sulla linea del successo conseguito con la realizzazione dell’itinerario garibaldino.
Cesare Balzarro è stato il curatore di testi e immagini

***

L’opuscolo illustra l’itinerario garibaldino e risorgimentale realizzato su iniziativa e progetto della nostra Associazione e del Comitato Gianicolo, che consiste in nove pannelli illustrativi installati permanentemente al Gianicolo e dintorni, nei luoghi delle battaglie combattute per la Difesa di Roma del 1849. L’itinerario si snoda lungo un percorso di grande fascino, in un susseguirsi di terrazze panoramiche, toccando Villa Sciarra, Villa Spada, il Mausoleo-Ossario Gianicolense, San Pietro in Montorio, il “Fontanone” dell’Acqua Paola, il Parco del Gianicolo, Porta San Pancrazio, la Villa Doria Pamphilj. I pannelli dell’itinerario si susseguono secondo la sequenza temporale degli eventi , e sono installati nei luoghi teatro di ogni singolo evento.
Ogni pannello è caratterizzato da una grande immagine del luogo com’era nel 1849 e illustra la scena del combattimento lì avvenuto. La narrazione del combattimento è preceduta da una sintetica storia della Repubblica Romana e dei suoi ideali, il tutto con didascalie in italiano e in inglese.
In tal modo, viene data una informazione sintetica ma globale sulla Repubblica Romana, e viene evocata la memoria storica specificamente legata a quel luogo, utile anche per chi passa casualmente davanti al cartello, senza seguire l’intero itinerario.


DIFESA DI ROMA DEL 1849
I LUOGHI DEI FRANCESI
Testi di Giuseppe Monsagrati, Cesare Balzarro e Carlo Benveduti

Opuscolo di 32 pagine, formato circa cm. 15×21, stampato nel 2006 in 5.000 copie
Sponsor: Comune di Roma, Municipio Roma XVI

La pubblicazione è inserita nel catalogo on-line OPAC SBN (Servizio Biblioteche Nazionali)
e nel catalogo on-line URBS (Unione Romana Biblioteche Scientifiche)


La pubblicazione si apre con poche parole di presentazione, scritte da Enrico Luciani, Presidente della nostra Associazione, e da Fabio Bellini, Presidente del Municipio Roma XVI.

Il testo inizia con una sintesi storica della Repubblica Romana del 1849, scritta da Giuseppe Monsagrati, che insegna Storia del Risorgimento alla Università di Roma La Sapienza, e vale come introduzione per meglio comprendere il tema principale del libretto, che sostanzialmente riguarda le memorie storiche legate al territorio che, durante l’assedio di Roma, venne occupato dalle truppe francesi.
Il nocciolo della pubblicazione, scritto in due parti, l’una da Cesare Balzarro e l’altra da Carlo Benveduti, analizza in qual modo i francesi utilizzarono il territorio occupato, quale fu l’assetto logistico delle loro retrovie, e quali furono le vie di comunicazione utilizzate, potenziate o appositamente costruite dai francesi. Tutta l’analisi si basa su documenti francesi, e in particolare su tre mappe dello Stato Maggiore Francese, due delle quali sono state da noi “riscoperte” , nel senso che la nozione della loro esistenza, se mai v’era stata, era del tutto scomparsa dalla cultura storico–urbanistica italiana.. In particolare, l’eccezionalità di tali mappe consiste nelle rappresentazione tridimensionale del territorio, resa con esattezza scientifica grazie al metodo delle curve di livello, allora presso che sconosciuto in Italia, che ci consente di conoscere la morfologia del territorio com’era all’epoca. E’ così possibile, tenendo sotto mano anche altri documenti dell’esercito francese, comprendere meglio il perché dei movimenti di truppe lungo determinati percorsi, e perché venisse usato il Tevere, con l’importante porto di Santa Passera, anziché la via Aurelia, come preferenziale via di collegamento con la base di Civitavecchia. Ed è altrettanto possibile identificare le posizioni e le strade dei francesi su mappe della Roma attuale, non solo valorizzando ulteriormente località già famose nella storia della Difesa di Roma, ma anche rendendo dignità storica a strade e località altrimenti anonime sotto questo profilo.
Alla fine del libretto, Benveduti evidenzia come i luoghi dei francesi abbiano influenzato l’assetto urbanistico di questa importante parte della città


IL GIANICOLO
PARCO DELLA MEMORIA

Dépliant costituito da 24 pagine di circa cm.10×21; dimensioni complessive del foglio, a dépliant completamente aperto, cm. 42 x 59
Stampato nel 2009, in 20.000 copie —— Sponsor: Consiglio Regionale del Lazio.

Il dépliant inizia evidenziando il significato e il valore morale del Parco ; allo scopo, vengono premessi alcuni cenni storici.
Le battaglie per la Difesa di Roma del 1849 furono in massima parte combattute sul colle del Gianicolo, e costituiscono una delle pagine più alte del nostro Risorgimento.
Per tutelare questa gloriosa memoria, dopo l’Unità d’Italia nacque l’idea di realizzare sul Gianicolo una Passeggiata panoramica arricchita di statue, busti marmorei, stele e lapidi. Nel 1883 venne acquisito il suolo, e la realizzazione del progetto fu poi attuata gradualmente, nel corso degli anni. Il significato del Gianicolo come giardino della memoria venne peraltro ampliandosi, per ricordare non solo i protagonisti della Difesa di Roma, ma anche quanti altri lottarono per un’Italia indipendente, libera e unita, con Roma capitale.
Quale utile guida per il visitatore, il dépliant riporta una mappa che mostra l’ubicazione del Parco rispetto alla città, e indica come arrivarvi con i mezzi pubblici
Vengono poi illustrati nel dettaglio il monumento a Garibaldi, il monumento ad Anita e il Faro
Aprendo completamente il dépliant, il retro del foglio è interamente occupato da una grande mappa della Passeggiata del Gianicolo, con largo spazio per le didascalie, l’ indicazione delle risorse e dei servizi disponibili, e la visione dei due magnifici panorami che possono ammirarsi sugli opposti versanti del colle. La mappa, in scala molto dettagliata, indica tutti i monumenti, tutte le stele, tutte le lapidi e tutti i busti marmorei che adornano la Passeggiata. La ubicazione di ognuno di essi viene precisata graficamente sulla mappa, ed è stata oggetto di nostro specifico rilevamento, non esistendo altre mappe del genere. Per i busti, vengono fornite brevi notizie su ciascuno degli 84 personaggi rappresentati, indicando anche gli autori e la data delle singole opere.

Con la consulenza storica del Prof. Giuseppe Monsagrati, il dépliant è frutto del lavoro di un Gruppo costituito da Enrico Luciani, Cesare Balzarro, Alessandro Ascoli, Roberto Calabria, Viola Contursi, Franco Cianfrocca, Mariapaola Pietracci Mirabelli, Daniela Donghia.
Grafica di Cesare Balzarro. Fotografie di Franco Cianfrocca, Sergio Ruschena, Paola Balzarro, Roberto Alaimo


L’ESERCITO DELLA REPUBBLICA ROMANA
E LE SUE UNIFORMI
(1848 – 1849)

Brochure formato A4 , costituita da 18 pagine con copertina, stampata nel 2010 in 4.000 copie.
Sponsor: Provincia di Roma e Associazione Sportiva dilettantistica Running Club Futura

Nata il 9 febbraio 1849, la Repubblica Romana deve subito pensare a difendersi.
Così inizia la pubblicazione, mettendo in evidenza l’importanza fondamentale che l’esercito repubblicano assume subito, per la vita stessa della Repubblica. In breve,viene rievocata la Difesa di Roma: quattro potenze europee aggrediscono lo Stato romano, la superiorità numerica del nemico è schiacciante, e non vi è dubbio su quale possa essere l’esito finale del conflitto: ma l’esercito repubblicano resiste, e lotta tenacemente fino all’ultimo. Poi, andando oltre l’emozione della rievocazione storica, si passa ad una dettagliata analisi dell’esercito repubblicano, per capire chi erano in realtà gli uomini che ne facevano parte, e perché lottarono con tanto accanimento. Vengono presi in considerazione i luoghi di origine dei combattenti, le loro idee politiche, l’articolazione delle truppe in varie formazioni, ognuna con una propria spiccata individualità e una propria divisa, per poi trarne una visione d’insieme.
In immagine, una coloratissima visione d’insieme dell’esercito romano è data dalla stessa tavola del Cenni che caratterizza la copertina, e che viene riportata per intero all’interno della pubblicazione, spiegando il significato delle annotazioni apportatevi dall’autore. Il contrasto di aspetto e comportamento tra garibaldini e bersaglieri, i rapporti tra esercito e popolazione, le polemiche postume tra i protagonisti della difesa di Roma vengono riportate citando brani di scritti e memorie che, al di là del loro valore di testimonianza, possono formare spunto per ulteriori ricerche e analisi da parte dei lettori. A questo scopo, l’ultima pagina del testo indica alcuni percorsi di approfondimento. Infine, un ulteriore invito a considerare la memoria storica della Repubblica Romana come cosa viva e attuale, è data dalla mappa che conclude la pubblicazione: nel tessuto urbano della città di oggi, sovrapponendovi la pianta dell’assedio del 1849, possiamo leggere le tracce di un passato che è parte essenziale della nostra identità.

Consulenza storica del Prof. Giuseppe Monsagrati, testo di Cesare Balzarro,
immagine del Cenni a cura di Carlo Cittadini, organizzazione di Enrico Luciani


IL CASO BIXIO: STORIA DI UN MITO
Testo di Giuseppe Monsagrati

Opuscolo di 43 pagine di circa cm.17×24; stampato nel luglio 2011, in 500 copie
Sponsor: Presidenza del Consiglio della Provincia di Roma

La pubblicazione si apre con poche parole di presentazione, scritte da Enrico Luciani, Presidente della nostra Associazione, e da Giuseppina Maturani, Presidente del Consiglio della Provincia di Roma. Il testo, ripreso dalla Conferenza tenuta dal prof. Giuseppe Monsagrati al Circolo A. Cipriani il 10 febbraio 2011, consente di approfondire la storia di un personaggio che per le sue vicende attraversa l’epopea risorgimentale come pochi. Da San Pancrazio nel 1849, per la difesa della Repubblica Romana, fino a San Pancrazio nel 1870, per la presa di Roma, e nel 1860 eroe nella spedizione dei Mille. Un carattere, quello di Bixio, che Monsagrati sa indagare con forza e originalità ma anche con verità trattando temi inediti, come il processo a posteriori (svolto nel 1985) sul comportamento di Bixio nella rivolta di Bronte. Bella la sua chiusura che vuole ricordare la cupa psicologia di Nino Bixio con le parole di Pascarella; anima intraversata e Dove passava ce lasciava il segno.


IL GIANICOLO PARCO DELLA MEMORIA –
RINASCE AL GIANICOLO “IL PARCO DEGLI EROI”

Dépliant costituito da 28 pagine di circa cm.10×24; dimensioni complessive del foglio, a dépliant completamente aperto, cm. 48 x 68
Stampato nel 2011, in 30.000 copie —— Sponsor: Presidenza del Consiglio dei Ministri – Unità Tecnica di Missione per il 150° dell’Unità d’Italia.

Il dépliant è stato realizzato prendendo a riferimento i contenuti e la struttura di quello emesso nel 2009 dall’Associazione Amilcare Cipriani, adeguando gli stessi alle nuove presenze e agli interventi avvenuti nel Parco a seguito dei grandiosi lavori di restauro promossi in occasione del 150° dell’Unità d’Italia. Tra le nuove presenze si segnalano: l’istituzione del Museo della Repubblica Romana e della memoria garibaldina, la collocazione al Gianicolo del monumento a Ciceruacchio, i pannelli di pietra artificiale applicati al parapetto del Belvedere recanti il testo integrale della Costituzione della Repubblica Romana del 1849.

Il dépliant inizia evidenziando il significato e il valore morale del Parco ; allo scopo, vengono premessi alcuni cenni storici.
Le battaglie per la Difesa di Roma del 1849 furono in massima parte combattute sul colle del Gianicolo, e costituiscono una delle pagine più alte del nostro Risorgimento.
Per tutelare questa gloriosa memoria, dopo l’Unità d’Italia nacque l’idea di realizzare sul Gianicolo una Passeggiata panoramica arricchita di statue, busti marmorei, stele e lapidi. Nel 1883 venne acquisito il suolo, e la realizzazione del progetto fu poi attuata gradualmente, nel corso degli anni. Il significato del Gianicolo come giardino della memoria venne peraltro ampliandosi, per ricordare non solo i protagonisti della Difesa di Roma, ma anche quanti altri lottarono per un’Italia indipendente, libera e unita, con Roma capitale.
Quale utile guida per il visitatore, il dépliant riporta una mappa che mostra l’ubicazione del Parco rispetto alla città, e indica come arrivarvi con i mezzi pubblici
Vengono poi illustrati nel dettaglio il monumento a Garibaldi, il monumento ad Anita e il Faro, ed ora anche il monumento a Ciceruacchio e la sede del nuovo Museo della Repubblica Romana. In questo dépliant sono previste anche le immagini di alcuni busti e del monumento a Righetto.
Aprendo completamente il dépliant, il retro del foglio è interamente occupato da una grande mappa della Passeggiata del Gianicolo, con largo spazio per le didascalie, l’ indicazione delle risorse e dei servizi disponibili, e la visione dei due magnifici panorami che possono ammirarsi sugli opposti versanti del colle. La mappa, in scala molto dettagliata, indica tutti i monumenti, tutte le stele, tutte le lapidi e tutti i busti marmorei che adornano la Passeggiata. La ubicazione di ognuno di essi viene precisata graficamente sulla mappa, ed è stata oggetto di nostro specifico rilevamento, non esistendo altre mappe del genere. Per i busti, vengono fornite brevi notizie su ciascuno degli 84 personaggi rappresentati, indicando anche gli autori e la data delle singole opere.

Con la consulenza storica del Prof. Giuseppe Monsagrati, il dépliant è frutto del lavoro di un Gruppo costituito da Enrico Luciani, Cesare Balzarro, Alessandro Ascoli, Roberto Calabria, Viola Contursi, Franco Cianfrocca, Mariapaola Pietracci Mirabelli, Daniela Donghia.
Grafica di Cesare Balzarro. Fotografie di Franco Cianfrocca, Sergio Ruschena, Paola Balzarro, Roberto Alaimo
Hanno concorso alla realizzazione del depliant, per l’UnitàTecnica di Missione: il Coordinatore Giancarlo Bravi, il Consigliere Paolo Peluffo, il Responsabile Tecnico Nicola Barone, il Responsabile del Procedimento Francesca Bertozzi.


1849 – 1948
DUE COSTITUZIONI A CONFRONTO
Commento di Massimo Capoccetti

Opuscolo di 18 pagine di circa cm.15×21; stampato nel luglio 2012, in 1.000 copie
Sponsor: Presidenza del Consiglio della Provincia di Roma

La pubblicazione segue la decisione presa dalla presidenza di questa Associazione di promuovere una giornata celebrativa nella ricorrenza del 3 luglio, data di promulgazione della Costituzione della Repubblica Romana del 1849. Tanto più doverosa, precisa Enrico Luciani nella sua introduzione , dopo la comparsa al Gianicolo del testo integrale della Costituzione medesima, inciso sul parapetto del Belvedere in occasione del 150° dell’Unità d’Italia e l’ inaugurazione di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica.
L’altra nota introduttiva è di Massimo Capoccetti, magistrato e autorevole socio dell’associazione, che ha curato il commento impegnandosi in un confronto tra le due Costituzioni: quella della Repubblica Romana del 1849 e quella del 1948 tuttora vigente.
Un raffronto tra alcuni articoli che, come egli stesso dice, rende molto evidente come i nostri Costituenti si siano ispirati al testo del 1849, aspetto questo assai rilevante e che si desidera far conoscere con questo opuscolo di breve e facile lettura.
Una prima edizione fu presentata per la cerimonia del 3 Luglio 2011 al Mausoleo Ossario Gianicolense, ma è andata subito ad esaurimento.
Questa nuova edizione è a cura della Presidenza della Provincia di Roma, con nota introduttiva di Giuseppina Maturani, che ringraziamo vivamente per la sensibilità dimostrata nel sostenere il nostro sforzo.


GLI ULTIMI GIORNI DI MAMELI
testo di Giuseppe Monsagrati

NINO COSTA: UN ARTISTA A ROMA PRIMA E DOPO LA REPUBBLICA ROMANA
testo di Anna Villari

Opuscolo di 59 pagine di circa cm. 17×24, stampato nel dicembre 2012 in 500 copie
Sponsor: Presidenza del Consiglio della Provincia di Roma

C 3298 Immagine copertina

La pubblicazione viene presentata da Giuseppina Maturani, Presidente del Consiglio della Provincia di Roma e da Enrico Luciani, Presidente dell’ Associazione A. Cipriani, L’ introduzione storica “La Repubblica romana del 1849” è del Prof. Giuseppe Monsagrati.
I testi sono ripresi dalle conferenze tenute al Circolo Amilcare Cipriani di Roma il 9 febbraio 2012: quello di Giuseppe Monsagrati per gli ultimi giorni di Mameli, quello di Anna Villari per Nino Costa: un artista a Roma prima e dopo la Repubblica Romana.
I due personaggi sono stati accomunati in questa pubblicazione per la loro comune caratteristica di combattente e di artista, con testi precisi e qualificati che sanno offrire al lettore anche aspetti inediti o poco conosciuti di personaggi pur così noti.
L’opuscolo è arricchito da documenti e immagini di particolare significato raccolti e presentati in una Appendice realizzata a cura del nostro presidente Enrico Luciani che mai come in questa occasione è stata felice di operare (è nato a Roma in via Goffredo Mameli)


IO C’ERO
AZIONE TEATRALE
PER LA RIEVOCAZIONE DELLA REPUBBLICA ROMANA DEL 1849

Libretto di 75 pagine, formato circa 15 x 21, stampato nel 2017 in 1.000 copie
Sponsor Associazione Amilcare Cipriani e Comitato Gianicolo
Testo e documentazione: Cesare Balzarro
Organizzazione: Enrico Luciani


L’idea di questa azione teatrale è nata il 3 luglio 2014 quando il Comune di Roma, Assessorato alla Cultura, propose alla Associazione Cipriani di utilizzare la Piazza del Campidoglio per una commemorazione nel 165° della Repubblica Romana del 1849. Si dovette all’epoca rinunziare all’utilizzo della Piazza del Campidoglio per l’ostacolo insormontabile costituito da impalcature che non era possibile rimuovere in breve tempo. E per contro fu concessa all’Associazione Cipriani la prestigiosa sala AULA GIULIO CESARE che utilizzò l’occasione per ricordare la proclamazione della Costituzione della Repubblica romana <Vedi>.

Nell’anno 2017 l’associazione A. Cipriani e Comitato Gianicolo ha pubblicato le azioni teatrali scritte e documentate dal nostro ing. CESARE BALZARRO che ne ha curato tutti gli aspetti storici.
La presentazione è avvenuta il 13 aprile 2017 a Palazzo BESSO in Largo di Torre Argentina 11 Roma, sede della prestigiosa FONDAZIONE MARCO BESSO <leggi>.

Nelle intenzioni, il libretto è destinato ai Licei che hanno un Gruppo Teatrale, nella speranza di avere i ragazzi come attori e come pubblico
L’azione teatrale consiste in interviste immaginarie a quattro testimoni oculari, persone qualsiasi scelte tra le migliaia di persone qualsiasi che hanno vissuto quattro diversi episodi storici significativi, durante la RR .
Nel libretto, circa metà delle pagine sono testo teatrale, e l’altra metà sono documentazione
Di seguito vengono riportati in immagine:
– l’indice, con il dettaglio delle quattro azioni proposte;
– la controcopertina, dove è spiegata LA FIGURA DI COPERTINA e la Storia della camicia rossa

Indice

Indice
(vedi sotto la trascrizione)

Contro-copertina

Contro-copertina
(vedi sotto la trascrizione)

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INDICE

1 – OSSERVATORIO MILITARE SULLA CUPOLA DI SAN PIETRO
– Giuseppe Pandozzi, orologiaio, meccanico e poi sergente telegrafista.
– Come era fatto un telegrafo ottico – Reti telegrafiche europee.
– Osservatorio militare con telegrafo ottico sulla cupola di San Pietro.
– Come la battaglia del 30 aprile viene vista dall’osservatorio mi1itare.
2 – CASA GIACOMETTI ora Ristorante Scarpone
– Giovanni Fedele, possidente di Alatri , si arruola per fare la guerra all’Austria e si ritrova a combattere i francesi.
– il Reggimento Unione.
– La rete delle trincee d’assedio, situazione al 21 giugno 1849.
– Casa Giacometti , postazione avanzata della difesa romana.
– Come il piccolo presidio di Casa Giacometti riesce a respingere l’attacco di due compagnie francesi.
3 – IL CONSOLE BROWN
– Caduta la Repubblica Romana, francesi e papalini danno la caccia ai repubblicani.
– Il Consolato americano accoglie e protegge i perseguitati politici.
– Come il Console Brown, da solo, affronta e respinge una truppa di francesi.
– Irnerio Cocciarelli, garzone fornaio, assiste alla scena e applaude.
4 – GLI EBREI DEL GHETTO – CICERUACCHIO – ISRAELE
– Come si viveva nel Ghetto di Roma sotto il papa-re.
– Ciceruacchio, sue iniziative a favore degli ebrei e in soccorso degli alluvionati.
– Ciceruacchio e la Repubblica Romana.
– Come l’assedio di Roma viene vissuto dalla gente del Ghetto.
– Israele Levi combattente al Vascello, storia di un eroe sconosciuto.
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LA FIGURA DI COPERTINA
Storia della camicia rossa

La scena

La scena si svolge nel convento di San Silvestro (attualmente adibito a PALAZZO POSTALE), dove i garibaldini furono alloggiati al loro arrivo in Roma, il 27 Aprile 1849.

Molti volontari non avevano ancora ricevuto né armi né divisa, e vestivano in borghese. L’uomo che dorme è probabilmente uno di loro.
Attraverso l’arco si vede il chiostro del convento, tuttora esistente.
Sulla colonna è affisso un proclama della Repubblica Romana firmato Mazzini, Armellini e Saffi.

I soldati

1 La camicia rossa indica che questo soldato è un garibaldino sin dai tempi della famosa Legione Italiana che si era coperta di gloria in America combattendo per la libertà dell’Uruguay. I legionari infatti avevano come divisa una camicia rossa. Nel 1848 quando Garibaldi tornò in Italia alcuni di loro lo seguirono, e nel 1849 a Roma fecero parte del suo Stato Maggiore, sempre vestendo la camicia rossa americana

2 Il soldato al centro, con il bicchiere in mano (l’orciolo del vino è sul pavimento) veste la divisa con casacca blu scuro, che in un primo tempo la Repubblica assegnò ai volontari di Garibaldi. Solo a partire dal 27 giugno 1849, per volere di Garibaldi, i garibaldini furono dotati di una nuova divisa, con la camicia rossa.

3,4 I due soldati appartengono al corpo Cavalleggeri di Masina, detti anche Cavalleggeri della Morte, che erano la cavalleria di Garibaldi, comandata dal colonnello Angelo Masina. Questi volontari, una quarantina in tutto, erano stati arruolati dallo stesso Masina, che aveva provveduto a proprie spese al loro equipaggiamento, comprese le divise. Alla fine di giugno indossarono la camicia rossa anche loro, come tutti i garibaldini
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