Inviato: Sun, 17 Jul 2005 18:06:30 +0200
Spett.le Comitato, seguendo il tracciato fornito dalla Vostra redazione per la comprensione della storia, ci siamo posti la seguente domanda relativamente al cordolo o assetto bianco che segue le Mura indicate in oggetto, lungo il loro intero percorso della passeggiata del Gianicolo. Ci si chiedeva che funzione avesse mai avuto questo cordolo bianco contro il muro rosso delle mura, se faceva da impedimento all’assalto o altre funzioni. Se cortesemente Vorrete fornirci una risposta, Ve ne saremo veramente grati, con l’occasione Vi facciamo i complimenti per il sito e porgiamo i migliori saluti.
«messaggio firmato»
RISPOSTA
Inviato Fri, 9 Sep 2005 16:18:12 +0200
FUNZIONE DEL CORDOLO nelle mura antiche
In genere, il cordolo posto al di sopra di un muro di recinzione, o di sostegno, ha lo scopo di proteggere la muratura sottostante dall’azione dannosa delle acque piovane.
Nelle fortificazioni e nelle mura antiche, il cordolo (detto anche cordone) aveva anche la funzione di renderne più difficile la scalata ad opera degli assalitori, e a questo scopo il cordolo sporgeva nettamente rispetto alle mura, sempre dotate di “scarpa” ovvero di faccia inclinata verso l’interno, come chiaramente spiega Galileo Galilei nel suo Trattato di Fortificazione, al capitolo De’ rimedi contro le scalate:
“..Adunque il fare una altezza di muraglia da venti braccia in su sarà ottimo rimedio per assicurarsi dalle scalate: e tele rimedio verrà augmentato mediante la scarpa che si darà dal cordone in giù, e dallo sportare non poco il cordone in fuori, perché volendo il nimico accomodare la scala di maniera che si accosti con la sua estremità al parapetto, sarà forzato a discostarla molto dal perpendicolare e metterla assai inclinata, il che sarà causa che la scala più facilmente si fiaccherà…”
Questi accorgimenti costruttivi erano particolarmente validi nel seicento, quando furono costruite le Mura Gianicolensi. Ma nell’ottocento, col perfezionarsi delle armi da fuoco, e delle artiglierie in particolare, le mura delle città assediate vennero espugnate aprendovi delle brecce, così rinunziando alle scalate che risultavano troppo pericolose e di esito incerto.
Il cordolo veniva realizzato in grossi conci di pietra accostati l’uno all’altro, con profilo arrotondato per resistere meglio ai colpi. Il cordolo delle Mura Gianicolensi è in travertino, la pietra tipica di tante costruzioni romane.
Per ulteriori notizie sulle mura e le fortificazioni può consultarsi, sul nostro sito, il glossario, (con accesso da L’assedio di Roma visto dai francesi) che a sua volta consente il collegamento immediato in link con altri siti che trattano l’argomento.