Inviato: 13/10/2006 18.42
Bonjour!
j’ai lu avec beaucoup d’intéret l’extrait du “giornale delle operazioni del generale Vaillant” Ligne 18 : D’Astelet est mon ancetre.
Savez vous s’il vous plait où ont été enterrés les soldats français morts comme lui au siége de Rome de 1849?
merci beaucoup de me répondre à ce sujet!
bien cordialement

<<messaggio firmato>>

RISPOSTA
Inviato: ven 03/11/2006 0.09 
Gentile Signora,
Secondo quanto racconta il Generale Vaillant (Siège de Rome, p. 104), il capitano dei granatieri d’Astelet del 36°, cadde nella notte del 21 giugno 1849 guidando la sua compagnia all’assalto della casa Barberini, al 6° Bastione. Il Capitano d’Astelet aveva voluto partecipare all’azione benché fosse ancora convalescente per una ferita riportata il 30 aprile, e dalle parole di Vaillant traspare il dolore per la perdita del valoroso ufficiale.
Per quanto riguarda i luoghi di sepoltura dei caduti francesi, possiamo solo dire che il corpo di spedizione francese subì le maggiori perdite nella battaglia del 30 aprile, quando le truppe francesi tentarono di aggredire le mura di Roma assaltandole direttamente, ma dovettero ritirarsi per un furioso contrattacco di Garibaldi. In quella giornata furono molti i francesi caduti a Villa Pamphilj, e le loro sepolture a carattere provvisorio restarono sparse nella vastissima area della villa per tutto il periodo del conflitto; finita la guerra il principe Pamphilj ebbe cura di riunirne i resti, edificando in loro onore un monumento all’interno della Villa stessa (Monumento ai Caduti Francesi, architetto Busiri – Vici, 1850 – 1851),.
Oggi la Villa Pamphilj è il più grande parco pubblico di Roma; il Monumento ai Caduti francesi, recentemente restaurato, sorge lungo un viale appartato e silenzioso, il Viale del Monumento dei Caduti francesi. Il 6° Bastione fa invece parte di un altro parco pubblico, assai più piccolo ma grazioso, la Villa Sciarra; per ritrovare i luoghi dei combattimenti, all’interno della villa, bisogna raggiungere uno spiazzo tranquillo che si trova alla fine del viale intestato a Adolfo Leducq, un volontario belga che, come molti altri volontari confluiti da tutta l’Italia e dall’Europa, nel 1849 si unì al popolo romano per difendere la Repubblica, e morì in combattimento. Presso quello spiazzo tranquillo, dove ora giocano i bambini più piccoli, sorgeva la casa Barberini ; lì si svolsero i più furiosi scontri per la conquista del 6° Bastione, e lì cadde il valoroso capitano d’Astelet., Suo antenato.
Nella chiesa di San Luigi dei Francesi su di un pilastro vicino all’ingresso vi è una lapide commemorativa dei caduti francesi del 1849. Come si legge sulla lapide, a suffragio delle loro anime viene celebrata una messa quotidiana perpetua, per disposizione del Papa Pio IX, che alle armi francesi doveva la restaurazione del potere temporale. I caduti francesi del 1849 vengono quindi ricordati a Roma ogni giorno, anche oggi, e per i secoli futuri. 

Inviato: martedì 7 novembre 2006 12.55
Bonjour!
Cher monsieur,
Merci encore pour votre envoi.Je vais essayer de trouver le livre du général Vailant sur le siége de Rome. Et cela me donne aussi envie de retourner visiter Rome et les lieux que vous m’avez indiqués!
Bien cordialement