Inviato: dom 08/11/09 12.57
Vi prego cortesemente di farmi sapere se è possibile fare ricerche sul caduto Paolo Narducci?
«omissis»
«messaggio firmato»

RISPOSTA
Inviato: sab 19/12/09 19.51
Gentile signora,

le inviamo le notizie che abbiamo potuto reperire in merito alla sua ricerca.
Approfittiamo dell’occasione per farle pervenire i nostri auguri di Felice Natale
e prospero Nuovo Anno

Paolo Narducci, luogotenente di artiglieria fu il primo caduto nella Difesa di Roma, e cadde nella battaglia del 30 aprile 1849, combattendo alle Mura Vaticane.
Si può avere subito una chiara visione di quel combattimento, guardando come la rappresenta Raffet in una delle sue bellissime tavole (vedi): i francesi avanzano sotto il fuoco dell’artiglieria romana: molti cadono, altri cercano riparo, altri ancora prendono posizione, puntando i fucili; questi sono i famosi Cacciatori di Vincennes, i migliori tiratori dell’esercito francese.
Di lì a poco Paolo Narducci cadrà colpito da una fucilata al petto.
A poca distanza dalla batteria, combatteva sulle mura un’altro Narducci Pietro Narducci, fratello inseparabile di Paolo; aveva solo tredici anni, ed era inquadrato nel Battaglione della Speranza; fortunatamente uscirà illeso dal combattimento.
I due ragazzi Narducci, figli di Teresa e Francesco Narducci, appartenevano ad una buona famiglia della borghesia romana, di sentimenti patriottici e repubblicani. 
Paolo Narducci, benché avesse solo venti anni, era già ben conosciuto in città per le sue idee liberali, portate avanti con vivace intelligenza e grande impegno personale; perciò la sua morte destò un vivo e unanime compianto nella popolazione romana .
Anche dopo la caduta della Repubblica i genitori di Paolo Narducci, e particolarmente la madre, Teresa, tennero viva la memoria di Paolo Narducci facendone un punto di riferimento ideale ed un emblema della lotta clandestina contro il regime del Papa-Re.

Di quella sanguinosa battaglia del 30 aprile ci resta, tra gli altri ricordi, quello di Nino Costa, trasteverino, aiutante di Garibaldi. Costa era anche un pittore, e fu precursore e maestro dei Macchiaioli (vedi) Come racconta Costa, che dopo i combattimenti visitò il campo di battaglia alle Mura Vaticane, i cannoni romani erano piazzati in una grande aiuola fiorita dei Giardini Vaticani e, dice, “ io contai nove artiglieri caduti, distesi tra i fiori, accanto ai loro pezzi. Fra questi il Tenente Pallini e il Tenente Narducci ”

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Maggiori notizie sull’argomento possono aversi <> consultando questi libri, disponibili nella nostra biblioteca:

  • Francesco Domenico Guerrazzi: Lo Assedio di Roma, Ed Dante Alighieri, Milano, 1870
  • AI CADUTI PER ROMA MDCCCXLIX – MDCCCLXX A cura della Commissione Esecutiva per il Mausoleo Ossario Gianicolense, Roma III NOVEMBRE MCMXLI – XX
  • Luigi Ceccarelli: Registo romano di sconosciuti, Ed Il cubo, Roma,1993
  • Alessandro Cidda: Le erme del Gianicolo, Ed. Punctum, Roma, 2006