Anche quest’anno l’Aps Amilcare Cipriani e Comitato Gianicolo ha ricordato la battaglia eroica del 3 giugno 1849 per la difesa della Repubblica Romana. Sotto l’Arco dei Quattro Venti a Villa Pamphili presenti, insieme al presidente Enrico Luciani, i nuovi membri del Comitato esecutivo dell’Associazione: Giacomo Bucolo, Roberto Calabria, Paolo Calbucci, Massimo Capoccetti, Giovanna De Luca, Noemi Cavicchia Grimaldi, Dario Luciani e Ines (Marisa) Pietracci.
I ragazzi della quarta F del Liceo Manara, sotto la guida della professoressa Concetta De Meo, hanno ricordato la morte di Enrico Dandolo, avvenuta il 3 giugno in battaglia.
I ragazzi del coro della Scuola media Virgilio, sotto la direzione del professor Alberto Antinori e accompagnati dalla professoressa Irene Tucci, hanno invece intonato prima il Canto degli italiani (l’autore del testo, Goffredo Mameli, venne ferito proprio nella battaglia del 3 giugno, morendo il successivo 6 luglio) e poi l’Inno alla Gioia di Beethoven.
A portare il saluto dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano il professor Antonio D’Alessandri, segretario del Comitato di Roma: “La nostra particolarità – ha spiegato – è proprio quella di essere articolati in tante realtà provinciali che si occupano dello studio e della promozione a livello locale degli studi sul Risorgimento. Il nostro obiettivo è mantenere gli studi non solo a livello accademico ma anche nel tessuto cittadino. Quello che ricordiamo oggi – ha aggiunto – è uno dei momenti più alti del Risorgimento italiano: Roma tra il 1848 e il 1849 divenne il centro della democrazia italiana ed europea, come testimonia la presenza di patrioti e volontari da diversi contesti Paesi. Roma rappresentò un laboratorio politico e culturale fatto soprattutto da giovani. La Costituzione approvata nel 1849, anche se rimase in vigore per un solo giorno, è stata un po’ un testamento per la democrazia italiana”.
Tra gli interventi quello di Raffaello Sestini, magistrato impegnato da anni in progetti di educazione civica rivolti ai giovani: “Essere qui è molto importante per l’Italia, che sarà un buon Paese se ci saranno dei buoni cittadini: occorre sapere dove andare, ma prima è necessario sapere da dove si viene. Il nostro progetto per il futuro – ha sottolineato il magistrato – è quello segnato dalla Costituzione repubblicana, che però è il frutto della nostra storia, fatta di pagine terribili e sanguinarie ma anche da pagine di eroismo e di valori. La Repubblica Romana del 1849 rappresenta un momento alto della storia italiana, uno di quei momenti in cui il popolo prende in mano il proprio futuro”.
A rappresentare le istituzioni, infine, la consigliera del Municipio XII Francesca Severi.
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