Per molte giornate degli anni trascorsi abbiamo distribuito dépliant e abbiamo organizzato visite guidate per far conoscere questi luoghi bellissimi, molto amati anche dagli stranieri. Dovremo fare di più, a cominciare dal riproporre al Comune l’installazione di un pannello illustrativo del Parco e dei suoi busti e l’esercizio di un più severo controllo delle aree. A questo punto sarà bene iniziare a farci vedere con più frequenza a Piazzale Garibaldi, e perciò : domenica 13 gennaio, appuntamento mezz’ora prima dello sparo del cannone.
E quel Belvedere noi lo vorremmo vedere sempre così…
E non come purtroppo racconta la bravissima giornalista Valeria Costantini sul Corriere della Sera di oggi
Enrico Luciani, con la moglie Cecilia, si reca a Bruxelles per i compleanni delle nipotine Caterina e Federica e del figlio Francesco, quest’anno cinquantenne che ha festeggiato pochi giorni fa i suoi vent’anni di lavoro alla Commissione Europea. Nella foto i premiati insieme a Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione Europea In questa settimana l’Italia è stata all’attenzione a Bruxelles per i suoi conti economici; è stata salvata, all’ultimo momento a seguito della riduzione del deficit dal 2,40 al 2,04. Meno male, la procedura d’infrazione sarebbe stata un vero guaio per l’Italia, e per di più ci avrebbe dato meno forza e credibilità nel portare aventi i doverosi cambiamenti che invece vanno proposti al più presto, sin da giugno con i nuovi eletti, per migliorare la situazione dell’Europa ed affermare il suo nuovo ruolo. Occorre ricordare, ristudiare e proporre, infatti, invece di denigrare o dimenticare: al riguardo Enrico Luciani proprio per un’Europa da rilanciare vuol ricordare con Altiero Spinelli e Ernesto Rossi anche il socialista Eugenio Colorni (Milano 22 aprile 1909- Roma 30 maggio 1944), filosofo politico antifascista grande propugnatore dell’idea federalista europea.
Eugenio Colorni
Oltre che per le sue opere filosofiche, infatti, Colorni è noto come uno dei massimi promotori del federalismo europeo: mentre era confinato, in quanto socialista e antifascista, nell’isola di Ventotene, partecipò con Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, anch’essi lì confinati, alla scrittura del Manifesto per un’Europa libera e unita, che poi da quel luogo prese il nome. In seguito, nella Roma occupata dai nazisti, curò l’introduzione e la pubblicazione clandestina di questo documento fondamentale per lo sviluppo dell’idea federalista europea. E morì anche per questa divulgazione -ucciso dalla banda Koch-.
Enrico Luciani tra la prof.ssa Isabella Ghedini Ferri ( a sinistra) e la prof.ssa Elena Angelini
Foto di gruppo richiesta a gran voce… è AUTORIZZATA
Eroica l’attesa dei mezzi pubblici… malgrado il freddo e i ritardi, questa classe è davvero preparata a superare le difficoltà. Arriva a San Pancrazio con un secondo autobus (il 44) e subito sono tutti pronti ad andare a Villa Sciarra per vedere le brecce e poi entrare al Museo della Repubblica romana per il turno delle 10,45. Enrico Luciani, a passo svelto li accontenta e li rifornisce di materiale didattico. Sull’ottavo bastione si divertono e al fontanone la vista su Roma è stupenda; entreranno al al Parco in tempo per il cannone. Bravi! Vedi altre immagini della visita Non paghi, riescono pure a ritornare sui luoghi dei combattimenti del 3 giugno 1849. Luciani promette loro uno spazio storico se riusciranno a venire il 3 giugno prossimo per la manifestazione programmata per il 170° della proclamazione della Repubblica romana.
Chiamati dal dr. Marco Pizzo ci rechiamo al Vittoriano. Tutto bene, per fortuna c’è con noi il nostro responsabile Claudio Bove che risolve prontamente il mancato funzionamento. Il Protocollo Tronca/Luciani funziona!
Claudio Bove al sito, con lui Enrico Luciani e Noemi Cavicchia Grimaldi
Claudio e Noemi tra i documenti storici della splendida Biblioteca
Che sorpresa … si vede un panorama inedito su Piazza Venezia
Arrivano puntuali, pur partiti da Lunghezza, e subito si interessano ai luoghi dei combattimenti del 3 giugno 1849. Una bella squadra, curiosa e attenta, con i professori sempre vigili impegnati dalle 9,30 fino a mezzogiorno. C’è da sottolineare infatti che, tenuto conto di un’ora di visita all’interno del Museo coordinata da Ivana Colletta , si sono visti quasi tutti i luoghi dei combattimenti del 1849 pur in tempi così stretti. Enrico Luciani, infatti, a passo spedito, ha portato le due classi – a turno- sotto le mura e all’ottavo bastione per raggiungere Villa Spada e valutare compiutamente l’attacco “a tenaglia” dei francesi. Si è pure visitato il Mausoleo Ossario, oggi aperto, si è visto il Fontanone, e infine si è giunti a Piazzale Garibaldi in tempo per il cannone. Bravi!
Foto di gruppo, da sinistra: Carmelina Mecca, Ivana Locicero, Alessandro Sgroi, Enrico Luciani, Concetta Cogliandro, Ivana Colletta, Claudia Bellino
Il cannone spara a mezzogiorno; l’iniziativa partì da Pio IX nel 1847 per regolare l’orario delle campane…
Arrivo sofferto per difficoltà intervenute in partenza. Arrivano però vogliosi di fare e subito visitano i luoghi dei combattimenti del 3 giugno 1849 con le loro professoresse Lucia Raffaelli, assistita dalla nostra Noemi Grimaldi, e Splendore Ciampagna, assistita da Enrico Luciani; poi si avviano alle mura Gianicolensi
Recuperano il tempo perduto e riescono a vedere le brecce e Villa Sciarra e poi Villa Spada, il Mausoleo e il Fontanone ove sono salutati festosamente da un gruppo di belgi (di Anversa) qualcuno addirittura tifoso della A.S. Roma… Arrivano puntuali al cannone e riescono pure a vedere i busti della passeggiata, il Belvedere della Costituzione del 1849, e il monumento di Anita. Vedi altre immagini della visita La visita si è conclusa felicemente, soddisfatte le insegnanti e le guide storiche
La prof.ssa Splendore Ciampagna ed Enrico Luciani al termine della visita
La prof.ssa Lucia Raffaelli e Noemi Cavicchia Grimaldi al termine della visita